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il Giornale: tumori a Taranto?L'Ilva non c'entra, il problema sono le sigarette di contrabbando

Creato il 19 agosto 2012 da Ilazzaro @Ilazzaro

il Giornale: tumori a Taranto?L'Ilva non c'entra, il problema sono le sigarette di contrabbando

Ve lo ricordate il professor Franco Battaglia? In una puntata di Ballarò sostenne, difendendo il nucleare, che secondo lui a Fukushima e Chernobyl la maggior parte dei morti non fossero stati causati dalle radiazioni.

Bene, anzi male. Il professor Franco Battaglia, corsivista de Il Giornale che si occupa di materie scientifiche, ha, in data 17 agosto anno domini 2012, scritto un "interessante articolo" in cui spiega, in sintesi, che i dati raccolti sull'incidenza tumorale nella popolazione, provocata dall'Ilva, in realtà sono alquanto lacunosi. E che il problema di tutte le morti, sarebbe da ricercare nella passione per gli abitanti, per le sigarette di contrabbando.

 

Nei quartieri incriminati gli autori attribuiscono alle emissioni dell'Ilva 9 decessi l'anno per 100mila abitanti, che sono, dicono, l'1,2% dei decessi. Cioè nei quartieri incriminati vi sono 750 decessi l'anno ogni 100mila abitanti. A parte il fatto che in Italia muoiono ogni anno 1.000 persone ogni 100mila abitanti, attribuire precisa causa a 9 casi su 750 può farsi solo con un esercizio accademico di statistica necessariamente inficiato da ipotesi errate. Gli stessi autori lo scrivono: «La popolazione studiata è piccola, il numero di eventi poco numeroso e ciò comporta forte incertezza nelle stime e ampi intervalli di confidenza». È vero che aggiungono: «I risultati sono coerenti con la letteratura», ma se il loro rapporto farà mai parte della letteratura, anch'esso sarà invocato da un altro rapporto stravagante a sostegno delle proprie stravaganze.

Taranto è uno dei principali porti di distribuzione di sigarette di contrabbando, che la polizia ha trovato contraffatte, contenenti aggiuntive sostanze tossiche. Nei quartieri incriminati hanno precarie condizioni socioeconomiche, ed è in questi quartieri che i fumatori acquistano sigarette di contrabbando, che costano meno. Hanno gli Autori considerato questo importante fattore? Sulle sigarette sono inequivocabili: «Non abbiamo avuto la possibilità di controllare per i fattori di rischio individuali il fumo di sigarette». Di sigarette contraffatte, poi, sembra ne disconoscano l'esistenza. (il Giornale)

Insomma, così come in Campania, nella Terra dei fuochi, la colpa dei tumori è provocata da una pessima dieta degli abitanti (così disse l'illustre ministro), a Taranto è provocata da un tabagismo esasperato ed illegale. Ecco, i tarantini imparassero a fumare sigarette decenti, invece che quelle di contrabbando e tutto si risolve.

Basta poco, che ce vò?

 


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