Il caso Spotlight, il film denuncia contro gli abusi da parte dei preti
Qui sono le 6.00 di mattina quando al Dolby Theatre di Los Angeles viene annunciata la vittoria de “Il caso Spotlight” come miglior film alla cerimonia degli Oscar 2016.
Ottantottesima cerimonia degli Oscar e il premio finale della serata, il più importante, va al film diretto da Thomas McCarthy: tutto il cast si ritrova sul palco degli Academy Awards a festeggiare la vittoria de Il caso Spotlight. “Questo premio dà voce ai sopravvissuti. Una voce che arriverà al Vaticano. Papa Francesco, è arrivato il momento di proteggere i bambini“: queste le parole di Michael Sugar, produttore del film, durante il discorso di ringraziamento.
Il caso Spotlight è un thriller biografico e drammatico che parla dell’inchiesta che il Boston Globe, quotidiano statunitense edito a Boston, fece sui preti pedofili negli Stati Uniti: Spotlight, letteralmente “riflettori”, è il nome del team di lavoro, il più longevo team investigativo degli Usa, all’interno del giornale statunitense che negli anni Novanta si occupò di altri casi simili e solo tra il 2001 e il 2003 capì quanto essi fossero collegati tra loro. I reporter del Boston Globe, interpretati da Mark Ruffalo, Michael Keaton, Rachel McAdams, Briand d’Arcy James, John Slattery e Liev Schreiber, iniziano una clamorosa indagine che svela gli abusi sessuali compiuti da oltre 70 sacerdoti dell’Arcidiocesi di Boston ai danni di minori. Questi abusi erano stati insabbiati dall’autorità ecclesiastica. Fu solo grazie a questa intraprendente squadra di giornalisti, che i casi vennero a galla: la loro ricerca venne premiata nel 2003 con il Premio Pulitzer.
Le indagini del quotidiano si concentrarono sull’arcivescovo Bernard Francis Law, accusato di aver insabbiato alcuni casi di pedofilia avvenuti in diverse parrocchie del Massachusetts: ciò segnò l’inizio di una serie di inchieste sugli abusi sui minori all’interno della Chiesa cattolica.
Marty Baron, protagonista della vicenda nonché attuale direttore del Washington Post, per rilanciare la squadra di giornalisti d’inchiesta Spotlight decide di farlo con il sacerdote accusato di abusi sui minori. Un argomento leggero, insomma. Il film racconta di come l’inchiesta si sia poi allargata toccando esponenti sempre più influenti e ai piani alti della Chiesa cattolica, che avevano coperto quelle vicende temendone le ripercussioni mediatiche. Il caso divenne famoso con il nome di “Massachusetts Catholic sex abuse scandal“.
Il giornalismo d’inchiesta non era ancora “alla moda”: venne reso tale solo nel 1972 con lo scandalo Watergate, che vide la premiazione agli Oscar del 1977 del film “Tutti gli uomini del presidente“. Ancora una volta l’Academy ha premiato il giornalismo d’inchiesta, cercando di portare alla ribalta vicende invisibili agli occhi dei media e, di conseguenza, agli occhi di tutto il mondo.
Sul sito del Boston Globe c’è un’intera sezione che riporta gli articoli principali del team Spotlight durante la vicenda premiata con il premio Oscar per il miglior film.
CM