Ma guardatevi quest’intervista (in spagnolo):
Ci sono tante belle cose:
- Una giornalista CHE FA DOMANDE. Ne vedete mai così nella tv italiana? Avete presente quelli che dicono “il giornalismo americano che figo”, “loro sì che fanno domande”, ecc. ? No, non c’è bisogno di fare tanto gli ammerikani e infilare “So what?” “by the way” e altre locuzioni molto yeah in mezzo ai discorsi. I giornalisti che fanno domande circostanziate, pungenti e basate sui fatti ci sono anche nella nostra cultura latina (che dovrebbe essere critica). E in Italia ne abbiamo avuti, perlomeno, e sicuramente ce ne sono ancora.. fuori dalla TV. A volte è anche il modo in cui viene gestito il confronto nei talk show che non permette alcun tipo di approfondimento, anche (e soprattutto) in caso di “ospiti di buona qualità”
- Un politico che risponde – il più delle volte – senza troppi giri di parole. Si può essere d’accordo o no con i contenuti, ma la dialettica di Iglesias è sopraffina. Anche se in quest’occasione si è fatto cogliere più volte in castagna
- Anche in Spagna serpeggia l’idea di rottura dell’euro, prima o poi. E Podemos su questo nicchia, alla Tsipras: mai dire “se le cose non funzionano, ce ne andiamo” ma sempre “bisogna tentare altre strade”, “riformare”, “ristrutturare”, “fare una nuova Europa”… Questo si sapeva: la cosa singolare è che sembra che Iglesias e l’economista in studio (Gonzalo Bernardos) condividano tutto sommato la stessa visione, eppure il secondo incalza il primo affinchè.. la dica grossa. Questo perchè certe cose NON si possono dire, chiaro?
- Bello sto’ Bernardos, in pratica se ho capito bene la sua idea (citata qui) sarebbe darsi un tempo massimo per riformare l’UE (6 mesi??) e poi, se non si è risolto nulla alla scadenza, uscire. Così lo sanno tutti quando si cambia moneta no? E poi si preoccupano degli speculatori.. mah.