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Il giorno dei migranti: dalla Macedonia alla Grecia, da Roma a Calais

Creato il 29 febbraio 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Tensione al confine fra Grecia e Macedonia

Sul confine tra Grecia e Macedonia siamo di nuovo ai ferri corti. La tensione sale sul versante dell’immigrazione. Alcuni migranti sono riusciti a forzare le barriere che tenevano serrato il confine fra i due Paesi. Di tutto punto la polizia macedone ha risposto con il lancio di lacrimogeni, al fine di disperdere il gruppo di migranti che è riuscito a sfondare le linee di sicurezza. E’ dunque salita la tensione fra Grecia e Macedonia. Sembra inarrestabile il flusso di vite umane che lasciano il Medio Oriente ogni giorno per scappare dalla guerra e cercare riparo in Europa.

Dopo gli scontri con la polizia di Skopje, i migranti che hanno forzato la linea di confine sono stati fermati e respinti. Si capisce ormai bene l’esasperazione che si respira nell’aria. I migranti hanno lanciato sassi contro la polizia macedone, gridando “Aprite il confine“. In risposta la polizia della Macedonia ha sparato contro la folla una serie di gas lacrimogeni.

Già nella mattina di oggi la tensione era salita alle stelle. Un gruppo di 500 migranti aveva oltrepassato il cordone di sicurezza istituito dalla polizia greca, raggiungendo così il “cancello ferroviario” che delimita i due Paesi. Attualmente non si sono registrati morti o feriti, né arresti per aver forzato le barriere. Ma la situazione è destinata a degenerare. Sul confine sono ora presenti quasi 6.500 migranti, mentre gli approvvigionamenti scarseggiano di giorno in giorno. Qualcuno staziona lì già da una settimana, anche se le autorità di Skopje aprono il cancello quotidianamente per un numero limitato di migranti.

Calais: lo sgombero della più grande tendopoli di Francia

Intanto nel nord della Francia la situazione non è certo migliore. A Calais è da poco iniziato lo sgombero della più grande tendopoli di Francia. 55 automezzi sono giunti sul posto per dare inizio allo sgombero. Così gli agenti di polizia, chiamati a supervisionare le operazioni, hanno ordinato ai migranti di abbandonare la parte sud della tendopoli. In alternativa verrà fatto uso della forza. Stando alla testimonianza di Jean-Marc Leclerc, giornalista del quotidiano Le Figaro, a gestire le operazioni di sgombero vi sarebbero circa 200 agenti di polizia. L’ordine è derivato dal via libera pronunciato giovedì scorso dal tribunale amministrativo di Lille.

Intanto da Parigi il governo ha assicurato ai migranti che “nessuno verrà lasciato sulla strada. Ad ognuno verrà dato un container riscaldato o troverà riparo in un centro d’accoglienza“. Nonostante le rassicurazioni di Hollande, le Ong si sono dette dubbiose in merito all’ottimismo del governo. Sostengono, infatti, che i posti letto non siano sufficienti, dato l’ingente numero di migranti che fino ad oggi alloggiavano nella tendopoli di Calais. I dati tra l’altro presentano una notevole discrepanza: secondo le Ong i migranti della parte sud della tendopoli sarebbero 3.400, mentre per la prefettura di competenza poco meno di un migliaio.

Roma: destinazione di un corridoio umanitario

Sono atterrati stamattina a Fiumicino i 93 profughi siriani (di cui 41 minori) che erano partiti da Beirut in Libano. Sono 24 famiglie che abitavano in città diverse del territorio siriano: da Hama a Homs a Idlib. Tutte hanno con sé il ricordo di una guerra sanguinosa e negli occhi il desiderio di una vita nuova in una terra sicura. Sono giunte nel nostro Paese grazie a un visto umanitario giustificato dalle drammatiche condizioni in cui versa attualmente la Siria. Il documento è stato loro rilasciato dall’Ambasciata italiana in Libano. Dopo esser stati identificati dalle autorità, i migranti verranno trasferiti in diverse strutture d’accoglienza presenti in Italia. Una risposta concreta alla grande ferita delle migrazioni in massa dal Medio Oriente. In queste strutture sarà dato loro un alloggio e inizieranno quanto prima dei corsi di lingua, così da favorirne l’inclusione sociale. L’arrivo dei migranti fa parte di un progetto siglato nel dicembre scorso fra enti diversi: il governo italiano, la Comunità di Sant’Egidio, la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e la Tavola Valdese. In due anni sono attesi nel nostro Paese circa un migliaio di migranti attraverso questo corridoio umanitario.

Tags:aeroporto,beirut,Calais,confine,fiumicino,Francia,Grecia,Italia,libano,macedonia,migranti,siria,tendopoli

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