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“Il giorno della locusta”

Creato il 12 dicembre 2010 da Cinemaleo

1974: The Day of the Locust di John Schlesinger

“Il giorno della locusta”
“Il giorno della locusta”

La decadenza della Hollywood degli ultimi anni ‘30 offertaci da un regista (l’inglese John Schlesinger ) a cui dobbiamo celeberrime opere (1).

Tratto, piuttosto fedelmente, dal romanzo (2) di Nathanael West (definito da Francis Scott Fitzgerald “Il più bel romanzo scritto su Hollywood e il suo mondo”) il film ebbe alla sua uscita pessime critiche e fu al botteghino un vero e proprio flop. Gli fu rimproverato di essere eccessivamente lungo, di tendere al prolisso e al pletorico, di aver tralasciato l’ironia che impregnava il libro ispiratore, di offrire una visione troppo pessimista della «fabbrica delle illusioni». Tutto vero. Da rimproverargli anche una certa mancanza di ritmo. Eppure, visto oggi, il film risulta più che degno di interesse (su il Davinotti leggiamo: Tanta crudeltà in questa storia costruita sulla distanza incolmabile tra le illusioni confezionate dall’industria del cinema e le disillusioni dei tre protagonisti, tra i vizi barocchi dei baroni di Hollywood e la miseria della Grande Depressione. Epico e grottesco, sontuoso, visionario… un grande film”). Un film oggi più che mai attuale considerando la sua tematica di fondo (“la speranza delusa e la conseguente disperazione, che può tracimare in violenza”, come giustamente sottolineava Primo Casalini).

Punti di forza de Il giorno della locusta sono la perfetta ricostruzione storica e ambientale, la magnifica fotografia, la colonna sonora massimamente evocativa, la prestazione più che notevole dell’intero cast. Donald Sutherland è impagabile in un ruolo particolarmente difficile, Karen Black è da plauso incondizionato alle prese con un personaggio dalle mille sfaccettature, William Atherton è perfetto in tutte le sue sfumature, Burgess Meredith è come al solito una presenza preziosa, la grande Geraldine Page (appare in una sola scena) è -come sempre- indimenticabile.

Il finale, un mix di Fellini e Ken Russell, è quanto di meglio il grande schermo ci abbia mostrato: allucinato visionario apocalittico… Un vero e proprio tsunami. Da solo, merita la visione del film.

note

(1) Billy il bugiardo, Darling, Un uomo da marciapiede, Domenica maledetta domenica, Il Maratoneta, Madame Sousatzka

(2) “Quello che West vuole mostrare in questo romanzo è come dal desiderio illuso alla frustrazione, dalla noia alla violenza il passo sia inevitabile, e come il grande sogno americano possa trasformarsi in un incubo… Hollywood, città dei grandi sogni e delle grandi illusioni. La California è il regno dei fabbricanti dei sogni con il mondo del cinema, i culti religiosi, i movimenti economici che promettono ricchezza, che attirano la massa per deluderla… Il conflitto tra realtà e illusione, ossia tra realtà e rappresentazione della realtà è il tema centrale del romanzo” (Alessandra Arale).

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