Magazine Società

Il giorno della memoria: camminando sull’acqua

Creato il 02 febbraio 2012 da Elvio Ciccardini @articolando

Il giorno della memoria: camminando sull’acquaE’ trascorsa quasi una settimana dall’ennesimo giorno della memoria. Sono state riproposte ovunque le immagini di uomini pelle ed ossa, martoriati dalla follia di altri uomini.

Quest’anno sono state realizzate anche trasmissioni anti-negazioniste. Forse perchè i testimoni dell’epoca iniziano ad essere realmente pochi… sono trascorsi troppi anni e con gli uomini anche le ferite spariscono e vengono reinterpretate.

O forse perchè i folli che reinterpretano la storia si divertono a farsi beffa dei più creduloni, con il rischio di riproporla…

Eppure a questo giorno della memoria qualcosa manca. Al di là della solita ricostruzione storica, che continuerà a tediare tutti, vittime e carnefici, mancano proposte reali di pacificazione. Manca, e questo è grave, lo spunto per un reale superamento di quelle criminose premesse che hanno portato alla carneficina.

Dov’è il rispetto dell’uomo se si continua a chiamarlo “ebreo”, “nazista”, ecc.? Non c’è. Quello che prevale è il garantismo di un modello culturale che vuole nell’affermazione per diversità il rispetto della coesistenza di tutti. E’ già qualcosa, ma non può essere tutto o solo questo.

In fondo, quel massacro, non è che il migliore mai compiuto nella storia dell’umanità. Ma molti altri ce ne sono stati prima e molti altri ancora ce ne sono stati dopo. E’ il meglio del lato nero dell’uomo che pretende di giocare a Dio, senza conoscere il rispetto di Dio e dell’uomo stesso. Assurge agli orrori della storia il miglior progetto criminale, affinchè tutti lo possano ricordare.

Non trovo il nesso tra la volontà di costruire una società garantista dell’uomo e capace di produrre forme di coesistenza ed il ricordare vittime e carnefici di un modello culturale inadeguato al rispetto dell’uomo stesso, senza farne alternativa di civiltà. Modello, tra l’altro non superato.

Eppure basterebbe comprendere che la diversità di ogni singolo uomo è valore per l’umanità intera. Così da non avere più bisogno di connotarlo come ebreo, musulmano, cinese, italiano, ecc.

Così propongo una chiave alternativa di ricordo che non è nostalgica retrospettiva di ciò che non avrebbe mai dovuto accadere, ma di ciò che nel presente, può portare a far si che in futuro non ci siano le premesse perchè ciò riaccada e affinchè nessun uomo decida di agire “prima di Dio” e in “nome di Dio” (qualunque sia il Dio): “Camminando sull’acqua”.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :