Quale internazionalizzazione e quale ripresa economica? Sopratutto, come aiutare le PMI italiane? Questi sono i temi di cui si è discusso a Torino Presso la sede della GAM.
Il convegno, organizzato dall’Associazione Aspim Europa, ha visto discutere, con approccio multidisciplinare, diversi professionisti, imprenditori, esponenti del mondo bancario e politici, tra cui il Sindaco di Torino, On. Fassino.
Sullo sfondo, lo spettro della crisi economica che, nonostante tutto, rimane il tema centrale di un dibattito difficilmente dipanabile…
La crisi è, in primis, crisi di sistema e impone un cambio radicale delle strategie d’impresa a livello globale. Tuttavia, è necessario che la politica si renda protagonista di politiche industriali e di attrazione di investimenti diretti esteri che non possono continuare ad essere meri slogan o foriere di interventi discontinui, spesso mal pianificati e privi di visioni di lungo periodo.
Interessante, sotto questo punto di vista, l’intervento della Prof.ssa Catia Gentilucci (Università di Camerino), che ha letto stralci di un’intervita di un uomo di governo che dichiarava l’utilità delle crisi per favorire un percorso di progressiva cessione delle sovranità nazionali a livello internazionale. Se le crisi servono ad altri poteri, non meglio definiti, ci si domanda “in quale misura tali poteri hanno a cuore l’interesse sociale collettivo?”. In parte, con taglio sociologico, la stessa tematica è stata affrontata dal Prof. Roberto Cardaci, responsabile del Dipartimento Ricerca della Coop. Solaris.
Altri interventi hanno proposto possibili soluzioni e servizi a cui le imprese italiane possono approcciare per costruire percorsi di crescita globali. Si segnalano le realtà: Unikey Malta ltd, Advantage Austria, Associazione CSN, Culture Secondo Natura Onlus e la Camera di Commercio Albanese in Italia.
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