Magazine Attualità

Il giorno della memoria (Shoah)

Creato il 26 gennaio 2013 da Stefano Bresciani @senseistefano

Data: 26 gennaio 2013  Autore: Simone Lorenzi

Il giorno della memoria (Shoah)

“La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”

Così la legge italiana istituisce il “giorno della memoria”, nel giorno in cui il mondo venne a conoscenza del più grande degli orrori della storia recente. Della più grande atrocità che l’uomo moderno trasformato in bestia dalla follia e dalla sete di potere abbia mai potuto concepire. Il giorno in cui le armate russe mentre marciavano verso Berlino al fine di schiacciare la delirante crudeltà del 3° reich, scoprirono il più famoso campo di concentramento e ne liberarono i prigionieri. Ma Auschwitz è purtroppo soltanto il triste simbolo di quella che è l’icona della follia nazista. Perché molti altri campi in europa furono liberati dai soldati statunitensi e inglesi. Campi in cui milioni di vittime innocenti, milioni di vite furono spezzate per il gioco perverso di menti diaboliche.

Ma come può essere esistita, come può mente umana aver progettato una simile nefandezza? Primo Levi, prigioniero sopravvissuto allo sterminio autore del famoso “Se Questo è un Uomo” ci dice:

se comprendere è impossibile, conoscere è necessario

Ed è proprio così. A dispetto di qualsiasi spiegazione o interpretazione storica, comprendere è impossibile. Ma è nostro preciso dovere conoscere anche i dettagli più insignificanti così come quelli più macabri della malvagità perpetrata dal nazismo tedesco e da quello giapponese (in merito leggere la storia dell’unità 731). Perché conoscere e imparare dal passato è l’unico mezzo per non ripetere gli stessi errori.

E allora, il 27 gennaio, raccogliamoci in un minuto di silenzio, un silenzio profondo dentro e fuori di noi e ascoltiamo l’assordante rumore di sei milioni di candele che si spengono nel vento. Una volta riaperti gli occhi facciamo in modo che oggi sia solo l’inizio di una rinascita verso un mondo di pace dove tutti gli uomini saranno finalmente eguali.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :