«Il tempo dopo averti baciato non valeva più a nulla ormai, a nulla era valso prima. Nel bacio il suo inizio e la sua fine». Dai versi di Pedro Salinas e Pablo Neruda, all’energia dei colori di Klimt che celebrano il bacio come l’eternità di un presente fatto di istanti che vanno e vengono. Quegli istanti che rendono magico un rapporto tra due persone. Quel contatto fra le labbra che crea legami, a volte indissolubili. Tutto questo ha spinto qualche buontempone anglosassone a inventarsi, all’inizio degli anni Novanta, il World Kiss Day ossia, la Giornata mondiale del bacio, magari con la scusa di cogliere l’attimo e cercare anche il pretesto per esplorare labbra come talvolta può capitare in un pub o in un night club da quelle parti. In realtà, l’obiettivo della festa è quello di ricordare l’importanza dei sentimenti attraverso il gesto simbolo che è appunto il bacio. E l’idea si è diffusa un po’ ovunque. Tutti pronti? Abbiamo 24 ore per un bacio da condividere.
di Fabio Iuliano - Fonte il Centro