Alfred Henry Maurer, Woman With a Pink Bow
Il giorno nella notte è semplice: è una coperta, uno scialle, buttato sulla camicia da notte quando fa più freddo, in quell'ora in cui cominci a renderti conto che forse davvero, anche questa notte non ci sarà, che il momento magico è passato, che adesso devi solo aspettare che il buio si faccia lattiginosa pallida luce.
Il giorno nella notte sono pensieri che si accavallano, la mente sempre più attiva, leggere, studiare, lavorare, sentire ogni tanto rumori di vita che, attutiti, vengono dalla coltre di fiocchi di cotone nero che si accumulano intorno a te e che qualcuno chiama buio, sonno, incoscienza.
Il giorno nella notte è spiare, con gioia, il sonno di chi ami: dentro il loro bozzolo di tepore e di piccoli rumori, sospiri, movimenti, si annida un frammento di vita che nemmeno sanno di possedere. E tu spii quel momento, vedi quello che è stato, quello che sarà, ami il loro semplice esistere, esserci: per te. Con quell'abbandono e quella gratuità che nella veglia non esiste.
Il giorno nella notte: un sorso di liquido caldo, un'attesa, un colloquio ininterrotto.
Non è poi così male: l'importante è esorcizzare la notte nel giorno che verrà.