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Il giovane antropologo di Nigel Barley

Creato il 27 dicembre 2010 da Ilbicchierediverso

 

Il giovane antropologo di Nigel Barley
“Augustin mi portò a pranzo nel suo ristorante africano preferito. Mi fu portata una zampa di mucca in un grande ciotola smaltata piena di acqua bollente. Quando dico “zampa di mucca” intendo l’intera parte completa di zoccolo, pelle e pelo…”, questa non è la classica avventura dell’ormai noto Turista fai da te, ma una delle rocambolesche situazioni in cui si ritrova Nigel Barley, autore de “Il giovane antropologo” (edizioni socrates).

Barley non è uno scrittore puro… no, lui è un famosissimo antropologo inglese che in questo libro-diario racconta le prime esperienza sul campo, lontano da accademiche discussioni e teorici troppo arroccati sulle loro scrivanie da capire veramente cos’è la ricerca e cosa vuol dire vivere veramente un popolo senza lasciarsi andare ad un semplice resoconto analitico e numerico dei giorni passati al di fuori del proprio paese.

Mosso dalla voglia di fare, di approfondire e di sporcarsi le mani ecco il nostro giovane antropologo partire per il Camerun per vivere in mezzo ai Dowayo e studiarne la vita.

L’imberbe studioso però non sa che si devono fare i conti con pericoli e ostacoli ben più grandi delle strade sterrate, della dissenteria o di cause legate al fattore “terra straniera”: eccolo quindi alle prese con la burocrazia, con le ambasciate, i missionari, un sistema sanitario inadeguato (o inesistente), malattie, capanne di fango e meloni sui tetti.

Barley ha il talento e la bravura di farci viaggiare insieme a lui con uno stile leggero, divertente e divertito che però non perde il “rigore scientifico” dei suoi studi, riuscendo tra una pagina e l’altra a mettere in discussione l’antropologia, il suo gota e provocando la mente dei giovani studiosi con domande sulla vera natura dei loro studi.

Inoltre l’acume dello sguardo mostra un’Africa bellissima nella sua povertà, nella sua ricerca di equilibrio, di un rispetto che nessuno sembra voler porgere o offrire.

“Il giovane antropologo” si legge al ritmo di Mulatu Astatke, sobbalzando nel bus della scrittura.

E la cosa da ricordare sempre (amanti della materia o turisti in cerca di avventura) è di imparare benissimo le inflessioni della lingua indigena al fine di evitare di dire davanti al capo villaggio “Scusatemi sto copulando con il fabbro” invece che “Scusate ho della carne sul fuoco”.

Ah! L’esperienza sul campo!

Buona scelta

IBD

 

Il giovane antropologo

Autore: Nigel Barley

Casa editrice: Socrates- Euro 12.50-pp.gg. 215- 2008

 


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