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Il giro del mondo di Edward Snowden

Creato il 24 giugno 2013 da Db @dariobonacina

mondo

Se fosse un utente attivo di un qualunque servizio di viaggi e geolocalizzazione tanto in voga nell’era dei social network (da Foursquare a Tripadvisor, passando per i servizi già inglobati in Facebook, Google e altre piattaforme con milioni di utenti), Edward Snowden negli ultimi tempi potrebbe gioiosamente condividere con amici e conoscenti alcuni check-in sparsi in varie località del pianeta. Però non lo fa, perché non è in viaggio per turismo, ne’ per lavoro: essendo la gola profonda del Datagate, Edward è un uomo in fuga.

Nel 2003 è entrato nell’esercito USA, in seguito ha lavorato per la CIA come system administrator e poi per la NSA (l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza) per conto dell’agenzia di sicurezza privata Booz Allen Hamilton. Nell’ambito dell’attività svolta negli ultimi anni è entrato in contatto con situazioni e realtà che lo hanno colpito e che – a suo dire – lo hanno messo in una crisi di coscienza di fronte al suo lavoro e alla sua patria, e ha deciso di rivelare al mondo la sua verità:

L’Nsa ha costruito un’infrastruttura che permette di intercettare praticamente ogni cosa. Con questa capacità la stragrande maggioranza delle comunicazioni umane viene ingerita automaticamente senza target. Se volessi vedere i tuoi messaggi di posta elettronica, o il telefono di tua moglie, tutto ciò che devo fare e utilizzare le intercettazioni. Posso arrivare ai vostri messaggi di posta elettronica, alle password, ai tabulati telefonici, alle carte di credito. Io non voglio vivere in una società che fa questo genere di cose … Non voglio vivere in un mondo in cui tutto quello che faccio e dico viene registrato. Non è una cosa che sono disposto a sostenere, ne’ a subire.”

Una verità diversa da quella dipinta dalle parole di Barack Obama:

Quello che posso dire in modo inequivocabile è che se sei una persona degli Stati Uniti, la NSA non può ascoltare le tue chiamate telefoniche, e la NSA non può intercettare i tuoi messaggi di posta elettronica … e non lo fa.

Parole rassicuranti forse per il popolo USA, un po’ meno per chi non è una persona degli Stati Uniti

Stando a quanto si legge riguardo alle località che Edward avrebbe toccato ultimamente, in maggio avrebbe lasciato le Hawaii per rifugiarsi ad Hong Kong. Nei giorni scorsi si sarebbe poi trasferito in Russia (dove c’è chi la visto salire su un’auto – forse una Ford, forse una BMW, ma a questo punto poteva essere anche il carrello dei bagagli, dato che avrebbe alloggiato all’Hotel Capsule all’interno del terminal E dell’aeroporto) e ora si parla anche di una imminente partenza per Cuba, accompagnata da alcuni legali di WikiLeaks. La destinazione finale potrebbe però essere l’Ecuador, che nel frattempo avrebbe ricevuto una sua richiesta di asilo politico (come annunciato su Twitter da Ricardo Patiño Aroca, ministro degli Esteri del Paese sudamericano).

Potremmo trovare strana una tale proliferazione di informazioni su spostamenti e obiettivi di una persona che ha lavorato, in veste di informatico, per i servizi di intelligence americani, e che ora è in fuga. Ma il mondo dell’informazione e delle comunicazioni negli ultimi tempi è cambiato, e con le tecnologie di oggi è possibile diffondere in pochi minuti notizie che un tempo sarebbero state diffuse dopo giorni e giorni. C’è inoltre da considerare un altro fatto: a Snowden hanno revocato il passaporto USA. Quindi ora nemmeno lui è una persona degli Stati Uniti



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