Nell’ambito del percorso formativo che sto portando avanti sulle Nuove tecnologie applicate alla valorizzazione dei beni culturali, a partire da giugno 2009, ho iniziato uno stage presso l’Istituto Tecnologico per le Costruzioni di Bari (appartenente al Cnr). L’argomento, che mi vede ogni giorno impegnato dalle 8 del mattino fino alle 13 e 30, è il Gis. Gis è l’acronimo di Sistema Informativo Geografico ed è un programma che associa dati spaziali ad informazioni. Personalmente mi sto occupando del sistema informativo territoriale di sei comuni appartenenti alla zona della valle dell’Ofanto (Barletta, Cerignola, Canosa di Puglia, Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia e Margherita di Savoia); il lavoro consiste nell’indicazione, su mappe digitali, dei principali beni culturali di quell’area. Il tutto confluirà successivamente (attraverso il web gis che trasforma il gis in pagine web) su internet dove, con un apposito motore di ricerca, si potranno individuare i beni indicati nella mappa, sulla base di differenti criteri: ad es. nome, tipologia, secolo..Il risultato della ricerca sarà un foglio di exel che fornirà l’elenco di tutti i beni (presenti nell’area considerata) aventi le caratteristiche richieste (ad es. tutte le chiese di Barletta risalenti al XV secolo). Nell’exel è inoltre indicata una serie di informazioni relative ai beni: foto, descrizioni, storia, collegamenti a pagine web…
Per avere una dimostrazione pratica di cos’è un gis collegatevi a questo link:
http://www.ba.itc.cnr.it:8080/pmapper/map.phtml?config=barletta
N.B. Per attivare il motore di ricerca bisogna svolgere la seguente operazione: sulla destra della mappa raffigurante Barletta, c’è un form con la scritta Seleziona: cliccare sulla freccetta laterale e su BARLETTA. Buona navigazione!!!
Che ne pensate del gis come strumento di valorizzazione?