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Il giudizio di Bob

Creato il 04 giugno 2011 da Giba1985
Qualche giorno fa Bob Dylan ha compiuto settanta anni. So che la sua voce è ormai diventata inascoltabile, ma per fortuna ci sono sempre i dischi registrati in gioventù, negli anni delle battaglie civili negli Stati Uniti. Dischi con canzoni che sanno parlare dell'umanità e all'umanità talmente bene che sono ancora oggi esempi per molti, anche per i giudici, avvocati e giuristi. Il Los Angeles Times ha raccolto una serie di arringhe di giudici che citano i brani di Dylan, a partire dallo studio fatto da Alex Long, professore di legge all'Università del Tennessee che ha incrociato i database legali con i testi delle canzoni politiche per vedere la loro penetrazione nell'immaginario giuridico. Guardando un po' il suo articolo ho visto che c'è un testo di riferimento, per chi volesse approfondire il tema: "Outlaw blues, law in the songs of Bob Dylan", di Adam Gearey, pubblicato sul Cardozo Law Review nel numero maggio/giugno 1999.
Tempo prima Armando Spataro, procuratore aggiunto a Milano, aveva scritto per il Fatto quotidiano un articolo sul tema della giustizia in Dylan. Forse era il testo in preparazione di una conferenza all'Università cattolica di Milano del  31 marzo scorso, ("'Per vivere fuori dalla legge bisogna essere onesti' - Il tema della giustizia nelle canzoni di Bob Dylan". Interessante.
Mi piacerebbe sapere se i magistrati, avvocati e giuristi italiani citano Fabrizio De André nelle requisitorie o nelle sentenze. Gli spunti non mancano.

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