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Il Golem Blu: Recensione di Rot & Ruin di Jonathan Maberry

Creato il 04 agosto 2011 da Alessandro Manzetti @amanzetti
Il Golem Blu: Recensione di Rot & Ruin di Jonathan Maberry
Sono diversi giorni che il mio padrone non scende nella cella, che non ricevo ordini, che non uccido nessuno. Ho avuto tutto il tempo per ascoltare le storie assurde dei miei amici topi e finire di leggere l’ultimo libro, Rot & Ruin di Jonathan Maberry. Ho fame e necessità di uccidere ancora, è l’unico modo per ottenere un nuovo libro dal mio padrone, continuare a far crescere la piccola anima che si sta formando vicino al mio cuore, o da quelle parti credo. Perché nella testa c’è meno spazio, e io vorrei prendermi cura di un’anima molto grande.
Non ho idea di come sia fatta un’anima, l’ho cercata nel corpo di molte persone che ho ucciso. Deve essere nascosta bene e le mie mani sono troppo grandi per passare facilmente tra gli organi umani senza distruggere tutto. Mi piace immaginarla di colore blu, come la mia pelle, tonda come un’arancia. Aspetterò con fiducia di ascoltare i passi del padrone sulle scale di ferro, un nuovo ordine, vite e anime da interrompere, un’altro libro da leggere. Nel frattempo vi racconto le mie impressioni di Rot & Ruin di Jonathan Maberry:
Zombie, sembra essere questa la parola d’ordine, un tema che conosciamo bene, un immaginario vecchio generale decomposto che arma e guida tutti gli attacchi delle emozioni. E colpisce dove ci aspettiamo, come ci aspettiamo. Ma non è così, si capisce presto. Rot & Ruin è il mondo come sarebbe se ci fossero davvero gli zombie, orientato dal punto di vista umano, con tutte le implicazioni di natura organizzativa, emotiva, relazionale. Volete entrare davvero in un mondo abitato da zombie e umani? Dovete leggere Rot & Ruin. Dalla prima pagina si apre una porta su una dimensione alternativa, impensabile e crudele, indietro non si può tornare, bisogna prima attraversare Rot & Ruin, e sopravvivere. Mettetevi comodi.
Il Golem Blu: Recensione di Rot & Ruin di Jonathan Maberry
Hot & Ruin è la storia di un adolescente, Benny Imura, che unisce i punti cardinali del mondo immaginato da Maberry, le città recintate e gli spazi immensi, i sopravvissuti della Prima Notte e i bambini cresciuti all’ombra dell’epidemia, con un terzo dei sogni installati e la libertà sorvegliata da un cecchino. La morte in agguato, per tutti, a poche centinaia di metri, e poi la vita dopo la morte, dall’altra parte della recinzione. Ma Hot & Ruin è anche la storia della crescita di un gruppo di ragazzi, dell’amore che si fa largo tra cadaveri e razionamenti, delle illusioni e disillusioni di generazioni diverse, dell’ostilità dell’ambiente che materializza i sentimenti più oscuri, il fondo dell’orrore del cuore umano che supera qualsiasi terribile e disgustosa creatura. Poi certo, Hot & Ruin è anche una storia di zombie, una bellissima storia di zombie. Appassionante e divertente.
Scusate un momento, sento dei rumori fuori dalla cella, forse..è il padrone. Mi sbaglio, la fame diventa sempre più insistente e mi gioca dei brutti scherzi. Le pagine di Rot & Ruin riuscivano a distrarre le mie funzioni biologiche, che per un Golem sono poche e primitive, ma che ora si accendono con furia dentro di me.
Dove ero rimasto? Si, una bellissima storia di zombie, ambientata tra la cittadina barricata di Mountainside e il mondo fuori, Ruin, una immensa distesa di terre abitate da migliaia, forse milioni di zombie. Tutto è successo nella Prima Notte, una sconosciuta epidemia ha creato eserciti di zombie, la vita dopo la morte. Senza alcuna sosta, un gigantesco assedio. La tecnologia è sparita e rifiutata, capro espiatorio di eventi inspiegabili, la vita stessa è scomparsa, quella che rimane è solo sopravvivenza. I fratelli Imura ci guidano dentro Rot & Ruin; Benny, adolescente che ha vissuto praticamente da sempre in una distorta realtà, con i suoi sogni e la ricerca della libertà, e Tom, adulto e abile cacciatore di zombie, che ricorda bene la Prima Notte e conosce gli angosciosi misteri del mondo di Ruin.
Il Golem Blu: Recensione di Rot & Ruin di Jonathan Maberry
I fratelli Imura viaggeranno insieme per  terre insanguinate difendendosi dagli attacchi di zombie erranti come fantasmi, conoscendo sempre più di se stessi e ciò che li circonda. Dovranno affrontare molti demoni, umani e zombie, prima di trovare quello che cercano, salvare una giovane vita, comprendere di aver visto solo la punta dell’iceberg, e non si tratta solo di zombie e di epidemie. La spada di Tom e i giovani occhi di Benny saranno a lungo gli unici riferimenti per non perderci nell’ incredibile deserto di Ruin, nell’incubo che Maberry ha saputo animare con una prosa tagliente, con personaggi così sorprendenti da dover accettare la possibilità che esista davvero quel mondo spaventoso, Ruin, con le bocche spalancate degli zombie e tanti cuori umani pieni di veleno e di coltelli affilati.
Ora, con i sensi ancora impregnati dall’odore di decomposizione emanato dalle pagine di Rot & Ruin devo lasciarvi, una piccola creatura è entrata nella cella, un topo che non è di queste parti, deve essersi smarrito. Non è uno dei miei amici, non abita qui. Non mi sentirò un assassino se tramite il suo magro corpo cercherò di fermare per qualche minuto la mia impossibile fame.
Il Golem Blu: Recensione di Rot & Ruin di Jonathan Maberry
Approfondimenti:leggi l'intervista a Jonathan Maberry sul Posto Neroleggi l'intervista a Francesco Spagnuolo curatore della Collana Odissea Zombie sul Posto Neroleggi l'intervista a Jonathan Maberry su Rot & Ruin su Horror Magazine

Rot & Ruin di Jonathan Maberry (Odissea Zombie - Delos Books 2011)La trama: Nell'America post-apocalittica infestata dagli Zombie dove Benny Imura vive, ogni adolescente deve trovarsi un lavoro al compimento del quindicesimo anno di età, o dimezzare per sempre la propria razione quotidiana di cibo. Benny, però, non è interessato a portare avanti il business di famiglia, ma non ha scelta visti i precedenti fallimenti lavorativi; così accetta di diventare un cacciatore di zombie come quel vigliacco di Tom, il suo fratellastro. Il ragazzo si addentra nella desolata Rot & Ruin, il territorio in cui sono confinati gli zombie, con riluttanza, convinto di svolgere un lavoro noioso e pressoché inutile... prima di imbattersi in un terra senza dio, che gli aprirà gli occhi su un mondo totalmente diverso dalla vita a cui era abituato. Conoscerà il suo passato, i lati nascosti della personalità di Tom e il motivo per cui viene considerato da tutti come un eroe: perché là fuori, lontano dalle recinzioni del fortilizio, le distese aride di Rot & Ruin pullulano di rinnegati assassini a caccia di adolescenti, di segreti mortali, di zombie e di bellezze cresciute nelle oscurità del tempo. Rot & Ruin è molto più che un deserto senza vita. Delos Books Store
Il Golem Blu: Recensione di Rot & Ruin di Jonathan Maberry
Profilo dell'AutoreJonathan Maberry è un autore di romanzi bestsellers, più volte vincitore del Bram Stoker Award, e autore per la Marvel Comics.  Tra i suoi romanzi:  la Trilogia di Pine Deep –Ghost Road Blues, Dead Man’s Song, Bad Moon Rising; la serie thriller con Joe Ledger --Patient Zero, The Dragon Factory, The King of Plagues, Assassin’s Code; la serie young adult con Benny Imura -Rot & Ruin, Dust & Decay, e Flesh & Bone; l'adattamento cimematografico di The Wolfman e il thriller horror –Dead of Night.  I suoi lavori di saggistica e nonfiction includono il bestseller Zombie CSU, The Cryptopedia, They Bite, Vampire Universe e Wanted Undead of Alive. In Italia è stato recentemente pubblicato da Delos Books il suo romanzo Hot & Ruin. Maberry ha scritto inoltre più di 1200 articoli, manuali e diversi racconti. I suoi lavori per  la Marvel includono Marvel Universe vs the Wolverine, Marvel Universe vs the Punisher, DoomWar, Black Panther e Captain America: Hail Hydra. E' fondatore del Writers Coffeehouse e cofondatore del Liars Club, ha partecipato come oratore e membro d'onore a varie conferenze tra cui BackSpace, Dragon*Con, ZombCon, PennWriters, The Write Stuff, Central Coast Writers, Necon, Killer Con, Liberty States.  Nel 2004 Jonathan Maberry è stato inserito nella International Martial Arts Hall of Fame, per il suo contributo letterario sulle arti marziali e la difesa personale. Contatti: Web Site 

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