Un bando del ministero dell’Interno cerca giornalisti con esperienza pluriennale. Disposti a lavorare gratis.
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Un idraulico, un giornalista, un panettiere o un insegnante lavorerebbero mai gratis per un anno? con ogni probabilità no. Il ministero dell’Interno, però, crede il contrario. E’ uscito in data odierna un bando, infatti, di circa 9 pagine (se lo si vuole leggere è sufficiente cliccare qui) nel quale si indice una selezione per figure professionali iscritte all’albo dei giornalisti professionisti con “pluriennale e consolidata esperienza nell’area istituzionale per lo svolgimento [di una] complessa attività di comunicazione”.
Subito dopo, nel bando possiamo leggere che la prestazione è da intendersi come “intellettuale” e che, con grassetto annesso, “E’ indetta una procedura comparativa finalizzata al conferimento a titolo gratuito di un incarico di prestazione di lavoro autonomo occasionale”. Insomma, verrebbe da pensare che i lavori cosiddetti “intellettuali” siano da intendersi come etichettabili di una retribuzioe più bassa di quei lavoro invece “meno intellettuali (?)”.
Le prestazioni richieste sono numerose, complesse e ben descritte dal bando:
a) supervisione e consulenza nelle materie della comunicazione ed informazione
pubblica istituzionale, concernente le competenze attribuite a questa Direzione
Centrale, con particolare riferimento a quelle connesse agli interventi e alle iniziative
per la governance del fenomeno migratorio, caratterizzato da un sempre crescente
afflusso di cittadini stranieri sulle coste italiane, mediante una continua azione di
supporto al Direttore Centrale;b) cura delle pubbliche relazioni con la stampa nazionale ed internazionale, garantendo
una informazione idonea alla divulgazione mediatica, anche mediante la redazione di
comunicati stampa;c) cura della comunicazione e delle relative attività relazionali con Istituzioni,
professionisti e rappresentanti di enti pubblici e privati;d) individuazione ed adozione delle forme innovative di comunicazione che aumentino
l’efficacia e la trasparenza nei confronti dell’utenza, sia attraverso le pagine web, sia
attraverso la realizzazione di prodotti video-documentali, in relazione alle
competenze della Direzione;e) promozione della valorizzazione delle attività relazionali, sociali e culturali della
Direzione centrale in relazione alle competenze della stessa.
Il tutto, come detto, a pieno titolo gratuito per un anno, con contratto assolutamente non rinnovabile.
Tale bando non ha mancato di suscitare commenti ironici e arrabbiati da parte del popolo del web, che, in alcuni commenti, chiede sarcasticamente “Ma la schiavitù non era stata abolita?“.