Il New York Times dedica un ampio servizio alla buona notizia, dopo due mesi di stallo, della nascita del governo Letta, sottolineando il ruolo e l’esperienza del ministro Saccomanni, già collaboratore di Mario Draghi. L’ancoramento dell’Italia alle politiche europee interessa non poco, tanto più vista la diffusione dell’euroscetticismo in tutto il Vecchio Continente. Lo stesso Enrico Letta è presentato come uno degli esponenti più europeisti del Pd, ben consapevole come scrive il Nyt della contraddizione fra il rigore tipicamente europeista, nella versione ancora attuale, e il bisogno di combattere la disoccupazione, sia in generale che giovanile in particolare.
Apprezzati dal New York Times i ministri vicini a Monti, come Cancellieri, con una nota d’interesse – senza esprimere giudizi ovviamente – sul primo ministro dell’integrazione, già inviso alla Lega.
Per il quotidiano di New York il governo Letta rappresenta sia una vittoria che una sconfitta della classe politica italiana, che da sinistra a destra sconfessa i propri programmi elettorali, pur riuscendo a uscire da uno stallo di due mesi e presentando uomini nuovi o fidati, come Emma Bonino agli Esteri, diversi giovani e non poche donne.
La presenza di Alfano come vice premier non suscita entusiasmo, anzi è “segno del potere che Berlusconi ancora esercita”. (Ieri Berlusconi si trovava negli States ospite di George W. Bush).
Così il voto anti-sistema dei Five-star di Grillo genera una nuova, inattesa alleanza tutta da giudicare.
È l’Italia vista da lontano, ma con fermezza, nella speranza americana che dopo Monti l’Italia non cada in una crisi ancora più grave. Il collasso della sinistra (tale è definito il Pd) si accompagna al desiderio di Berlusconi di esercitare una forte influenza sul governo, per salvarsi dai problemi con la giustizia.
Il Nyt non nomina nemmeno la ministra Lorenzin, che pure avrà almeno un ruolo di tutrice cattolica, per evitare che ad esempio venga modificata la legge 40 (ipotesi che sta circolando, nella nebbia che circonda la ministra, che in curriculum non ha nulla che riguardi la sanità). Altre particolarità italiche, come la forza di Comunione e Liberazione nel governo in posizione distinta dai cattolici, passano inosservate oltre oceano ma sortiranno effetti di rilievi, come Lupi e lo stesso Letta dimostreranno.
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