E così il governo Monti rivede, al ribasso naturalmente, lo stime sul Pil, il famoso Prodotto interno lordo: meno 2,4%, altro che recessione, sembra di essere all’inferno. Ovviamente, come tutti gli economisti che si rispettino, lo stesso presidente del consiglio vede già la ripresa, l’anno prossimo, come al solito. Non c’è economista che non abbia almeno 30 volte nella sua vita visto la ripresa nell’anno successivo. E scatta anche l’aut-aut alla Marchionne: “L’Italia proseguirà sulla strada intrapresa o i mercati la puniranno”.
Per queste cose, con abbondante ritardo, c’è stata anche qualche protesta verso Marchionne. Fino a quando Monti potrà fare lo stesso gioco? Intanto proseguiamo così, fra ricatti, minacce, recessione e sacrifici fatti per niente. I giovani senza lavoro? Mah. Per loro c’è un Pil che scende e un presidente del consiglio così.
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