Magazine Società
La notizia è di qualche giorno fa ma ho aspettato a pubblicarla per leggere un poco di commenti in giro sulla rete . La notizia è la seguente :
La patrimoniale made in Italy sugli immobili (prima Ici e dal 2012 Imu) varca i confini. Già a partire dal 2011 le persone fisiche residenti nello Stato in possesso di immobili situati all'estero dovranno versare nelle casse dell'Erario un'imposta dello 0,76% del valore degli immobili. Il valore è costituito dal costo riportato nell'atto di acquisto dell'immobile o dai contratti e, in assenza, dal valore di mercato dove è situato l'immobile. La nuova Imu con targa estera sarà dovuta in misura proporzionale alla quota di possesso del bene. Per scongiurare possibili effetti di doppia imposizione dall'Imu dovuta viene riconosciuto un credito d'imposta pari a eventuali prelievi patrimoniali applicati nello Stato in cui si trova l'immobile. Meccanismo per altro già applicato dalla Francia con il trattato che disciplina i rapporti con l'Italia. Dai dati in possesso dell'anagrafe tributaria emerge che il valore degli immobili all'estero indicati nel quadro RW di Unico ammonterebbe a oltre 19 miliardi di euro. L'Imu dello 0,76 % produrrà secondo la ragioneria un maggior gettito per i prossimi tre anni di 98,4 milioni
E' interessante l'ultima frase dove viene fatta la previsione di introito della tassa : 98,4 milioni . Il calcolo è stato fatto sommando gli importi riportati nel quadro RW delle dichiarazioni dei redditi . Insomma paga chi ha dichiarato , chi non lo ha fatto almeno per il momento è salvo .
Altra osservazione riguarda i soggetti della tassazione : le persone fisiche residenti in Italia . Sono quindi escluse le proprietà intestate a Società o a persone fisiche NON residenti in Italia . "IL TUIR , il testo unico sulle imposte dei redditi, all'art 1 stabilisce che chi è residente al di fuori dei confini nazionali per oltre 183 giorni automaticamente è esonerato dal pagamento delle imposte in Italia " Ma non sono solo le proprietà immobiliari oggetto della nuova tassazione , lo sono anche le attività finanziarie E' istituita un'imposta sulle attività finanziarie detenute all'estero da persone fisiche residenti in Italia. L'imposta è dello 0,1 per cento annuo del valore delle attività finanziarie per il biennio 2011-2012 e dello 0,15% a partire dal 2013. Dall'imposta si deduce, fino a concorrenza del suo ammontare, un credito d'imposta pari all'ammontare dell'eventuale imposta patrimoniale versato nello Stato in cui sono detenuti i prodotti e gli strumenti finanziari. Il gettito di cassa previsto, sulla stima di 13,4 miliardi di euro di attività all'estero e con una riduzione prudenziale di un-terzo, è di 8,9 milioni di euro per il 2011 e il 2012 e 13,4 milioni di euro dal 2013. L'imposta dovrebbe garantire un gettito di 8,9 milioni nel 2012 e 2013 e 13,4 milioni dal 2014.
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