Agenda digitale ovvero di quel pacchetto di misure, invocato da tutti e da tanti anni, in grado di collocare l’Italia al passo con gli altri paesi dell’Europa 2.0. Proprio l’assenza di misure specifiche e incisive è stato considerato uno dei punti deboli di questa prima parte di legislatura per l’esecutivo Monti.
La Cabina di regia, ci tiene a sottolineare il governo, non ha alcun costo e nasce con decreto del ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il ministro dell’Economia e delle Finanze.
L’Agenda digitale si declina in quattro punti principali. Per prima cosa lo sviluppo della banda larga e di quella ultralarga che dovrà essere monitorato dalla Cabina di regia. Quindi la diffusione dell’open data in ogni struttura pubblica ovvero la messa in rete dei dati in possesso delle amministrazioni. L’obiettivo è rendere le procedure più trasparenti e veloci. Quindi la spinta all’utilizzo del cloud computing per rendere la dotazione strumentale della burocrazia più snella e i dati accessibili e condivisibili con più facilità e da più postazioni. Infine sono previsti incentivi alle smart communities, spazi virtuali in cui i cittadini possono scambiare opinioni, discutere dei problemi e stimolare soluzioni condivise.
Secondo Palazzo Chigi si tratta di misure di “grande spessore”. Le disposizioni del provvedimento “intendono aumentare l’efficienza dell’azione amministrativa, potenziare gli strumenti informatici di negoziazione, alleggerire le procedure di contrattazione per il mercato elettronico della pubblica amministrazione e incrementare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici”.Fonte comunicati stampa Governo.it 28 Gennaio 2012
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