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Il governo sembra davvero alla frutta

Creato il 12 ottobre 2011 da Dailyblog.it @daily_blog

Di Federico Catani il 12 ottobre | ore 13 : 50 PM


Berlusconi è nei guai. E questa volta rischia di non uscirne. Il voto di ieri alla Camera ha rivelato molto chiaramente che in tanti sono pronti a farlo cadere. Tutti quei deputati che non hanno votato il rendiconto finanziario dicono di essere giustificati. Ma, guarda caso, si tratta di personaggi come Tremonti, Bossi, Scajola, Scilipoti, ovvero uomini che da tempo scalpitano e tentano di mettere i bastoni fra le ruote al premier. In particolare il più scandaloso è stato Tremonti, pure presente in aula. Certamente il Cavaliere, vista la situazione e considerato anche la preoccupazione espressa dal Capo dello Stato, non può premettersi il lusso di cacciare il Ministro dell’Economia dall’esecutivo. Però le dimissioni di Giulio ci starebbero tutte. Ormai appartiene ad un altro schieramento e la sua presenza nella compagine governativa è più d’intralcio che altro.

Come detto, però, è necessario fare i conti con la realtà. E i fatti dicono che il governo è in grossa crisi e probabilmente ha i giorni contati. Berlusconi non può pretendere di proseguire la legislatura a forza di voti di fiducia e attuando continui compromessi al ribasso. Continuare in questo modo è un suicidio: è il miglior modo per regalare il Paese alle opposizioni, che hanno buon gioco nel ribadire che tutto va male e che occorre una svolta generale. Addirittura c’è chi sostiene che lo stesso Cavaliere ormai punti a durare fino a gennaio per poi andare alle urne in primavera. Per quel che mi riguarda, ritengo ancora indispensabile andare avanti fino al 2013. Ma di sicuro non in questo modo. Tirare a campare senza concludere nulla è controproducente e assolutamente sconsigliabile. Se non c’è un contrattacco, un risveglio e una risposta credibile (come chiesto da Napolitano), tanto vale cercare il pretesto per dimettersi. In fondo, sembra di rivivere gli anni dell’ultimo governo Prodi, quando la maggioranza era appesa a un filo, quello dei senatori a vita. Continuare su questa strada non porterà da nessuna parte. Il governo sembra immobile, paralizzato, ipnotizzato, non riesce a infondere fiducia. Eppure sappiamo bene che una maggioranza in mano a democristiani ed ex comunisti sarebbe ancor peggio. Berlusconi deve decidere cosa fare. Si faccia aiutare da Alfano, mostri la volontà di imprimere un deciso cambiamento alla sua azione politica e cerchi di attuare un restyling che possa evitare la fine di tutto. Altrimenti, visto che ormai ne è convinto pure lui, faccia le valigie, mandi tutti a casa e dia il via a nuove elezioni. E che vinca il migliore.


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