Ribloggato da aeroplanini _ liquidi:
Sono nato nella bocca di un lupo sperduto in un’altura senza boschi, era febbraio del sessanta, c’erano nel paese una decina di macchine e un migliaio di muli, le rondini muovevano il cielo, i porci tenevano ferma la terra, i giorni camminavano quieti verso il futuro.
Franco Arminio, nato una prima volta a Bisaccia (AV) nel 1960, insegnante, poeta, narratore, regista, giornalista, camminatore, paesologo, utopista, uomo terminale che rinasce ogni giorno, profilo di fenice civica piantata nel fianco del corpo culturale putrefatto d’Italia.
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I bei tempi passati non tornano piu'.Mi arrabatto in acque melmose ma non ritrovo piu' quelle acque limpide e cristalline che vedovo quando mi soffermavo a guardare il fiume vicino a riva e vedevo i pesciolini nuotare e i sassi che sembravano avere pagliuzze d'oro che brillavano alla luce del sole.
Non c'è piu' niente di tutto cio'. Ed allora ,a volte, mi ritrovo a guardare fotografie vecchie di quando ero bambina.
Un ciuffetto che usciva scomposto dal piccolo copricapo e lo sguardo al futuro.
I ricordi sono parte integrante del nostro presente senza piu' speranze.E sorrido.