Roma, 15 aprile 2013. Il GP del Barhain uno dei più complessi per le gomme.
Si arriva in Barhain, ad una settimana dal Gran Premio di Cina. La Pirelli porterà i P Zero Orange hard e i P Zero White medium. Sono previste temperature elevate sia in pista sia ambientali, caldo a cui si aggiunge spesso una superficie sporca della sabbia del deserto circostante.
Il GP del Bahrain si svolge su un circuito veloce, fluido e impegnativo dal punto di vista tecnico, e la Pirelli lo considera un ottimo campo di prova, conosciuto per via dei test che la casa svolge proprio su quella pista.
Ecco l’abituale commento di Paul Hembery, direttore di Motorsport Pirelli: “Nella scorsa stagione, quella del Bahrain è stata una delle poche gare del tutto nuove per noi, anche se è un circuito che conosciamo bene per i test. Per gli pneumatici è una delle piste più impegnative dell’anno, soprattutto a causa delle elevate temperature ambientali e della pista. Sono attesi circa tre pit stop per ciascuna vettura, anche se per fare una previsione più accurata dovremmo aspettare i dati delle prove libere del venerdì. Una delle principali sfide del Bahrain riguarda l’evoluzione pista, che è molto difficile da prevedere, soprattutto per la quantità di sabbia che si deposita sul circuito. Dall’esperienza dello scorso anno, però si può prevedere che ci sarà spazio per diverse strategie di gara, consentendo anche ai piloti che non si saranno qualificati di recuperare durante il Gran Premio”.
Un GP del Barhain aperto allora, almeno dal punto di vista delle strategie per la gestione degli pneumatici.