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Il grafico interattivo dei “finiani” svela il digital divide del Corriere della Sera

Da Kobayashi @K0bayashi

Mercoledì 4 agosto il Corriere online piazza in cima alla sua homepage la diretta video dalla Camera dei Deputati in occasione della votazione sulla mozione di sfiducia presentata da Pd e Idv contro il sottosegretario alla Giustizia Caliendo, coinvolto nell’indagine sulla cosiddetta P3.

Il grafico interattivo dei “finiani” svela il digital divide del Corriere della Sera

Grande risalto alla notizia, naturalmente, e tanto spazio per i link correlati: il forum per i lettori, le dichiarazioni del premier Silvio Berlusconi, le foto del presidente Giorgio Napolitano in vacanza (!!), il commento di un’opinionista della testata e, dulcis in fundo, il grafico interattivo dei deputati di Futuro e Libertà per l’Italia, la nuova formazione politica nata dalla scissione dei “finiani” dal gruppo parlamentare del Pdl.

Ebbene, si sarà detto il lettore più smaliziato, finalmente si muove qualcosa anche nel mondo dell’infografica italiana. Spinto dalla curiosità, però, e sfiduciato dai pregiudizi sulla drammatica situazione di digital divide che ci separa dai grandi portali di informazione mondiale (si vedano ad esempio le sontuose animazioni grafiche del New York Times), ho deciso di approfondire la cosa e andare a vedere con i miei occhi questo tanto pubblicizzato grafico.

Il grafico interattivo dei “finiani” svela il digital divide del Corriere della Sera

Parziale delusione: se da una parte si può apprezzare almeno l’impegno e la realizzazione visuale sufficiente, che delinea lo schema dei banchi del Transatlantico con la divisione – anche cromatica – degli scranni della maggioranza tra Pdl (azzurri), Lega Nord (verdi) e i finiani (neri – il puntino rosso è il deputato evidenziato dal cursore al momento dello screenshot), non si possono tacere le notevoli superficialità di cui soffre l’esperimento del Corriere.Innanzitutto la presentazione generale: il link apre un pop-up dallo sfondo completamente bianco contenente solo il rettangolo del grafico e una legenda assolutamente spartana e per di più incompleta (sebbene sia comunque intuibile per esclusione, sarebbe stato opportuno indicare anche il collegamento tra il colore grigio chiaro e i banchi dell’opposizione – se non divisi gruppo per gruppo almeno nel suo complesso), nonché testuale ed esterna al grafico stesso: salvandolo come formato immagine, solo per fare un esempio, la legenda viene “persa” in quanto elemento a sé stante, e anche catturarla con uno screenshot risulta difficoltoso poiché non perfettamente allineata entro i limiti laterali del grafico stesso.
Il grafico interattivo dei “finiani” svela il digital divide del Corriere della Sera
Ma è giungendo a “cliccare sui punti scuri (sic!) per le schede dei deputati finiani”, cuore pulsante della novità multimediale proposto dal quotidiano, che arriva la delusione vera e propria: lo strombazzato grafico interattivo si rivela in realtà uno scarno contenitore che, per ciascun onorevole, presenta una piccola fotografia e un breve riassunto con le informazioni principali (dati anagrafici, titolo di studio, circoscrizione di elezione, data di proclamazione e un veloce excursus sulla carriera istituzionale) che sembra un bignami della relativa pagina di Wikipedia.
Non un link, nessun approfondimento, figurarsi l’idea di qualche collegamento con gli altri elementi del grafico: ogni puntino è un microcosmo a parte, avulso e indipendente dal resto del Parlamento virtuale del Corriere, e a parte forse l’impatto visivo generale i dati non aggiungono niente all’analisi politica della sezione del giornale cui fanno riferimento. Qualcosa di più di un mezzo flop, dunque, che evidenzia l’abissale distanza che separa il giornalismo italiano da altri più virtuosi esempi di livello internazionale, non a caso citati e linkati da migliaia di altre fonti come punti di riferimento.

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