In settimana scorsa l'attuale amministrazione ha annullato tutto dicendo che non ci guadagna abbastanza. Non si sa se con l'obbiettivo di fare un altro bando. Esponendosi a ricorsi al TAR che saranno clamorosi e che massacreranno l'amministrazione (speriamo pure nei confronti una buona volta della Corte dei Conti). Ma soprattutto condannando le tante aree verdi interessate a morire di degrado come sono ora e ancor più di ora.
Il progetto avrebbe potuto portare posti di lavoro, riqualificazioni, tutela del verde, nuovi progetti gastronomici. Perché il Comune ha fatto saltare tutto? Ha riscontrato irregolarità? E allora perché non le ha denunziate? Ha scoperto che tutti i vincitori dei bandi erano amichetti di Alemanno sotto al quale l'assegnazione si era svolta? Ma a noi risulta che in alcuni casi i vincitori siano imprenditori di qualità, che potevano davvero riqualificare luoghi lasciati in abbandono. Si poteva obbligare loro ad aprire e chiudere i parchi e a manutenerli. Oggi il Comune non riesce a farlo e da quando c'è la nuova amministrazione i contratti con le Cooperative incaricate sono stati fatti scadere senza avere la capacità di rinnovarli. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: i parchi sono luoghi da cui fuggire non in cui stare. Specialmente i bambini sono ormai completamente tagliati fuori.
Perché il Comune ha interrotto un processo che poteva invertire la rotta nel segno dell'Europa (non c'è parco, da Londra a Lisbona, che non abbia il proprio bel chiosco all'interno: un servizio per chi frequenta e un presidio di manutenzione fondamentale).
Ma quali parchi erano interessati al progetto annullato? Tantissimi. Eccoli nell'immagine qui sopra. Tutti luoghi dove alcuni problemi potevano essere risolti e che invece conserveranno tutte le loro criticità, anzi accentuandole. Tutto da rifare, insomma. Oppure, come sembra piacere così tanto a questa amministrazione, tutto da lasciar marcire nell'abbandono.