
Una definizione più classica, canonica di questo tipo di letteratura potrebbe essere quella di horror estremo, o horror hardcore, una specie di macchina spazio temporale per viaggiare all'interno della mente malata e deviata dell'uomo, più spaventosa di qualsiasi orribile creatura soprannaturale.
Un altro nome che potremmo inserire nel pantheon del nostro post-Grand Guignol letterario è quello di Charlee Jacob che ha esplorato nelle sue opere tutti i temi del degrado umano, dell'estremismo sessuale, dell'orrore più estremo e agghiacciante.
Leggere il suo primo romanzo, This Symbiotic Fascination (1997), nominato per l' International Horror Guild Award e il Bram Stoker Award, è il primo passo da fare per entrare nel mondo distorto di Charlee Jacob. Tawne Delaney e Arcan Tyler sono i due personaggi materializzati sulla scena dalla Jacob, persone tristi, brutte, sole, facili bersagli della crudeltà degli altri, della vita. Ma presto il dono della non-morte cambierà tutto, porterà alla superficie i mostri sopiti all'interno dei due personaggi, diventeranno la coppia della morte, lasceranno dietro di loro una lunga scia di corpi e vite spezzate.

This Symbiotic Fascination è un libro pieno di sangue, sadismo, sesso, morte. Ma non è solo questo. La prosa lirica di Charlee Jacob è capace di farci vivere l'orrore più oscuro e inimmaginabile, disgustare anche lo stomaco più resistente, ma sa commuovere, emozionare, incantare. Una strana magia e alchimia narrativa.
Charlee Jacob scrive anche poesia, ha vinto due Bram Stoker Award nella categoria specifica poetry collection (2005,2007), con A Week in the Death of a Planet e Sineater, oltre ad aver ottenuto altre quattro nominations (2001,2002,2003,2004). Il suo romanzo Dread in the Beast ha vinto il Bram Stoker Award nel 2005.