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Il Grande congelamento di 12mila e 900 anni fa ha dato origine dell’Agricoltura

Da Antoniobruno5
Il Grande congelamento di 12mila e 900 anni fa ha dato origine dell’AgricolturaIl Grande congelamento di 12mila e 900 anni fa ha dato origine dell’Agricoltura
12mila e 900 anni fa i ghiacciai tornarono in Europa bloccando nei ghiacci l’acqua dolce della Terra, il resto del mondo diventò più freddo e asciutto. Gli scienziati chiamano questa breve era glaciale DRYAS RECENTE (drastico calo delle temperature avvenuto circa 12.900 anni fa, chiamato Dryas recente o Grande Congelamento).
La siccità del Vicino Oriente la prima diaspora
Nel Vicino Oriente ci fu una grandissima siccità, una grande carestia si diffuse nei territori una vera e propria catastrofe ambientale ed è per questo motivo che i Natufiani http://centrostudiagronomi.blogspot.com/2012/01/i-natufiani-come-nata-lagricoltura.html furono costretti ad abbandonare i loro insediamenti per sempre. I Clan si frammentarono in piccoli gruppi, vagando disperatamente da nomadi alla ricerca del cibo.
La possibilità del lago di Giordania
Poi apparve una piccola possibilità di sopravvivenza, il grande Lago in Giordania, prosciugandosi portò alla luce una pianura fertile, qui sulle rive dell’odierno lago di Galilea alcuni rifugiati Natufiani tentarono di sopravvivere. L’acqua che si trovava in alto sulle colline nutriva una manciata di sorgenti naturali che mantenevano umida e fertile questa nuova terra.
Cosa accade in seguito è stato ricostruito grazie alle prove ritrovate in molti siti nella valle del Giordano. E’ un trionfo dell’adattabilità umana.
I Natufiani crearono un ambiente controllato in miniatura
Sapevano che quella non sarebbe mai potuta essere una zona naturale per le enormi colonie di erba da cui un tempo dipendevano quindi crearono un proprio ambiente controllato e in miniatura.
Scavarono il terreno, presero le loro preziose scorte alimentari e le sacrificarono per il futuro gettando quei semi sulla terra appena scavata. Questo semplice gesto fu l’inizio di un nuovo modo di vivere e alla fine trasformò il volto della Terra. Furono i primi contadini del Mondo.
Una scommessa con il destino
Questi uomini e queste donne, veri naufraghi di quella siccità, hanno fatto una scommessa con il destino. Certo avrebbero potuto migrare altrove, cercando territori migliori, invece hanno deciso di rimanere e per sopravvivere, bisognava cambiare strategia e ricominciare da zero, dovevano smettere di raccogliere le piante e invece utilizzare i semi per coltivarle inventando in questo modo l’agricoltura.
Loro non lo sapevano, ma in quel momento preciso la storia dell’uomo cambiò per sempre.
E se oggi tutta l’umanità si trova a questo punto di progresso è grazie alla loro scelta coraggiosa. Cambiare per sopravvivere è una costante nella storia dell’uomo che continua ad essere sulla faccia della Terra grazie alla sua capacità di adattarsi, di cambiare e di inventare ogni volta sistemi nuovi per sopravvivere. Nessun animale riesce a fare altrettanto. Se l’uomo riesce è perché ha il cervello creato per fare questo.
Il nuovo modo di vivere
Questi agricoltori inventarono un nuovo modo di vivere, i cereali diventarono più produttivi, ma come ogni fatto ha i suoi lati positivi e quelli negativi. Quali erano le conseguenze negative di questo nuovo modo di vivere? Intanto coltivare le piante era un occupazione che richiedeva impegno per molto tempo. In effetti quegli uomini hanno dovuto mettere in atto un instancabile catena produttiva.
Dalla mietitura si passava alla vagliatura pero poi fare la macinatura dei chicchi. Tutto questo richiedeva moltissimo lavoro che era anche faticoso e tale fatica rendeva la vita molto meno spensierata.
Le conseguenze di questo lavoro furono di avere a disposizione molto cibo che doveva essere immagazzinato L’immagazzinamento divenne per questo motivo un attività importantissima.
I Natufiani del Giordano furono i primi agricoltori ma anche i primi costruttori di granai specializzati. Un nuovo stile di vita, quello agricolo, che deve essere pagato e tale pagamento è anche a caro prezzo.
Nelle prime sepolture di questi Natufiani agricoltori gli archeologi hanno trovato scheletri le cui ossa delle ginocchia e delle spalle gravemente deformate dallo sforzo dovuto al processo di trasformazione del grano.
I mortai per fare la farina di grano e d’orzo
I Natufiani agricoltori sono una popolazione che non ha più il tempo di fabbricare bellissimi mortai ma usa degli attrezzi pratici e resistenti per poter trattare grandi quantità di cereali. Gli archeologi stanno sondando il deserto alla ricerca di alcune tracce dell’inizio dell’agricoltura nell’area della mezza luna fertile.
Gli studiosi coordinati dall’archeologo Philip Edwars hanno trovato tipici mortai con foro a tazza, praticamente delle lastre di basalto. I Natufiani agricoltori prendevano un pestello e iniziavano a frantumare il frumento o l’orzo, così facendo cominciavano a creare un solco nella pietra che a mano amano che lo si usa diventa sempre più profondo. Quando poi diventava troppo profondo e scomodo da usare ne iniziavano un altro.
I primi agricoltori però integravano la dieta grazie alla caccia che si era resa più efficiente grazie all’invenzione dell’arco con le frecce.

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