Giovedì 30 Ottobre è andato in scena il già collaudato format Storie di Vini e Vigne all’enosteriatipicanapoletana Cap’alice, protagonisti della serata Antonio Benanti e Ciro Biondi, viticoltori sull'Etna, la degustazione è stata guidata dalla giornalista Marina Alaimo.
Ma iniziamo dalla location Cap’alice è una piccola Enosteria nella parte superiore di Via Bausan lontana dalla movida della parte bassa, nata dal sogno di Mario Lombardi e di Pico Palermo che circa tre anni fa decisero di aprire questo locale, il primo appassionato conoscitore di vino e già addentro al mondo del cibo, perchè socio fondatore di un famoso Pub nella zona di Via San Pasquale, poco distante da lì, l'altro architetto.Mario ci ha tenuto a sottolineare perchè ha chiamato così il suo locale: il nome infatti, è scaturito dalla saggezza popolare partenopea. “Meglio cap’alice che coda di cefalo”. Cioè più o meno, è preferibile essere piccoli e primi piuttosto che grandi e persi nel mare dei pesci grandi.
Da Cap’alice proposte gastronomiche di qualità: carni selezionate e pesce fresco, i prodotti usati sono tutti certificati, e anche le ricette tipiche della tradizione napoletana qui si fanno "come Dio comanda", più di 100 etichette in carta e 50 in assaggio a bicchiere.
Marina Alaimo ha introdotto la degustazione, presentando Antonio Benanti e Ciro Biondi, due viticoltori etnei da generazioni e amici nella vita, il primo ha portato il famoso Pietramarina, Carricante al 100% declinato nelle annate 1995, 2005 e 2008, non nasconde l'emozione di provare per la prima volta e in esclusiva l'annata 2008 dopo la prima messa in commercio e l'annata 1995 di cui rimangono in cantina solo 7 magnum, Ciro Biondi ci ha fatto degustare Outis, assemblaggio delle qualità etnee di Nerello Cappuccio e Nerello Mascalese con le annate 2013, 2012, 2000
Ancora un assaggio quello dell' Etna rosso Cisterna Fuori 2011, dalla vecchia vigna omonima, a forma di anfiteatro, allevata ad alberello tra i 620 e gli 800 metri di altitudine, qui profumi più dolci che si ritrovano in bocca, più equlibrio e morbidezza.
Dopo la degustazione siamo passati alla cena che comprendeva i seguenti piatti, cucinati dallo chef Mario Loina, allievo di Niko Romito
Per finire in bellezza la cena, sul dolce è stato bevuto un liquore di Arance Amare, prodotto nella piana di Catania, da una ricetta brevettata.Ringrazio ancora una volta Marina Alaimo e Mario Lombardi per avermi permesso di essere presente, e per la bella serata trascorsa.
Cap’alice Via G. Bausan 28Tel. 081 1916 8992Su facebook
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