Così continuiamo a remare,barche contro corrente,risospinti senza posa nel passato."

Presentato il quindici Maggio a Cannes,"Il Grande Gatsby",del regista australiano Baz Luhrmann,("Moulin Rouge","Australia")è la trasposizione cinematografica del romanzo-capolavoro omonimo di F.S.Fitzgerald."Il Grande Gatsby"
Film dal cast,scenografia e costumi eccezionali e da un budget molto alto,costato 105 milioni di dollari,è un omaggio voluto dal regista al grande scrittore americano.

Le riprese effettuate nel 2011,sul continente australiano,seguono perfettamente le vicende del contrabbandiere milionario Jay Gatsby e del suo "amore" o "sogno" per l'indolente Daisy Fay.
Gatsby,presentato magistralmente dall'attore Leonardo Di Caprio ("Titanic","The Aviator","Django Unchained"),che non fa rimpiangere per nulla il "Gatsby" di Robert Redford (1974); è riuscito a mostrare il personaggio con le sue numerose sfaccettature: il contrabbandiere,il trimalcione,il gentiluomo;se non appieno la malinconia,però,la fede ostinata verso il passato e la speranza,"la luce verde",che diventa il sogno americano e il sorriso tipicamente gatsbiano.
Daisy,l'amore fin troppo esaltato nel film (nel romanzo Gatsby amava l' "idea" di Daisy, ha interpretazione di Carey Mulligan ( la Kitty Bennet di "Orgoglio e Pregiudizio", 2005),accettabile fisicamente ma,che non ha saputo dare personalità e attrattiva al personaggio.

Di rilevanza,invece, a parte il noioso Tobey Maguire ("Spider-Man"),nel ruolo di Nick Carraway,reinventato in scrittore,occupando troppo spazio nel film,restano la brava Isla Fisher("I Love Shopping") nella figura patetica e volgare di Mirtle Wilson; come Joel Edgerton("King Arthur") nell'arrogante ed egoista Tom Buchanan,perfetta Elizabeth Debicki in Jordan Baker.
Tra le canzoni spicca sicuramente la bella "Young and Beautiful",colonna sonora del film cantata da Lana del Rey;quasi un obbobrio la rivisitazione di Beyoncé per "Back to Balck".
Di grande pregio anche i dialoghi e la narrazione fedelissimi all'originale romanzo.
Il film all'uscita è stato criticato per essere molto "kitsch",sovraccarico;il regista si è difeso dichiarando che sarebbe "molto piaciuto a Fitzgerald",lui che lavorò a Hollywood negli ultimi anni,d'altra parte anche la stessa Eleanor Lanahan,nipote del romanziere,ha confermato il suo beneplacito,che "al nonno,si, sarebbe piaciuto".

Resta per me un grande atto di coraggio aver portato in una maniera così potente uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale,e il finale vale,veramente,tutto il film.