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Il Grande inverno di George R.R. Martin. Capitolo 12: Eddard

Creato il 23 dicembre 2012 da Martinaframmartino

Il Grande inverno di George R.R. Martin. Capitolo 12: EddardNed fa un altro dei suoi vecchi sogni, Lyanna che gli dice “prometti!”, a metà fra ordine e implorazione. Prometti, Ned, prometti, e io potrò morire in pace. Prometti, porta il peso su di te e salva un innocente. Prometti, perché esistono menzogne non prive di onore anche se sono fardelli pesanti da portare. Lyanna, le rose azzurre, Brandon e un passato che non è mai davvero passato.

Lo sapevamo che non poteva durare. La pace deve finire perché possa esserci la storia, ed ecco che andiamo tutti verso il baratro. Sì, George R.R. Martin aveva già fatto del suo meglio per agitare le acque con la cattura di Tyrion, la reazione di Jaime e la tensione crescente fra Stark e Lannister.

Varys e Illyrio parlavano di un difficile equilibrio che non sarebbe rimasto tale ancora a lungo, ed eccolo qui, nell’ultima battuta di caccia.

L’ho detto che Robert non avrebbe dovuto andare a caccia. La prima volta che lo ha fatto Jaime ha buttato Bran giù da una torre. La seconda volta Joffrey ha scoperto Arya che si addestrava con la spada e ci hanno rimesso la pelle Lady e Mycah. A proposito, quando HBO ha trasmesso quell’episodio si sono levate forti proteste degli animalisti, irritati per la morte della meta-lupa. Per il povero Mycah invece non si è lamentato nessuno, mi sa che c’è qualcuno che non ha le idee molto chiare.

Comunque con la terza battuta di caccia si è dato da fare anche il cinghiale. “Quale parte della parola uscite non hai capito?” chiede Robert a Cersei (pag. 126), e io ho rubato la battuta a Martin. Qualche volta mi è capitato di chiedere ad Alessia quale parte della parola “No” non abbia capito. Peccato che lei non colga l’ironia e che continui a fare quello che le pare.

Alla fin fine Robert non ha dimenticato del tutto cosa sia la giustizia e si rimangia l’ordine di far fuori Daenerys. Un po’ tardi perché la cosa abbia importanza, ma Ned (e noi) abbiamo di lui un’opinione migliore.

Proseguono le ultime volontà, con Robert che pensa a quel fetente di Joffrey come suo erede e fa un brutto errore di valutazione. Ma quando mai è stato capace di valutare la gente? Ha mai capito qualcuno o qualcosa, al di là della guerra? E quindi crede che colui che pensa essere suo figlio possa, con la giusta guida, diventare un re decente. Ned cambia la frase e pensa a “quali menzogne diciamo in nome dell’amore” (pag. 127). Ned mente per amore ora come ha mentito per amore in passato. In questo caso mente per far trascorrere le ultime ore in modo più sereno, nell’altro ha fatto trascorrere gli ultimi momenti in modo più sereno promettendo di mentire. C’è una notevole ironia in questo, e un bellissimo parallelismo. Peccato che per la maggior parte della gente bugia e verità siano interscambiabili a piacimento.

Comunque una cosa la può dire in piena coscienza: Robert come re è stato abbastanza scarsotto ma non ha certo fatto schifo come Aerys.

Accenno ai figli di Robert, la neonata nel bordello, Mya, la fanciulla che guida Catelyn a Nido dell’Aquila e che viene da lei guardata con astio perché è illegittima (cara, moralista Cat che giudica le persone per colpe non loro, e qui non è nemmeno questione di corna…), Genrdy e tutti gli altri, e questi tre più un quarto, quello mezzo nobile, torneranno più avanti nella saga. Mai dimenticare un nome, quindi io lo sottolineo.

Lasciamo il moribondo e pensiamo a quanto avvenuto. Robert era ubriaco. HBO ci ha mostrato Lancel che continuava a dargli da bere mentre passeggiavano nei boschi in cerca di cinghiali, ma la televisione ha calcato la mano nel mostrare il disprezzo del re per lo scudiero e nipote e ha fatto vedere scene non descritte da Martin perché non aveva punti di vista sul luogo del delitto. Qui è una conversazione che fa emergere il dettaglio del vino, e Varys è bravo a insinuare. Ma cos’è che vuole veramente il Ragno?

Se Varys fa giochetti, Renly è più concreto. Sa che i Lannister, nello specifico Cersei visto che è l’unica presente, non sono misericordiosi e vuole colpire, ma Ned non lo ascolta. Renly è stato a lungo a corte, e sa che la regina non va sottovalutata. Eddard però ragiona in termini diversi, e vuole che sia fatta giustizia. Il fine giustifica o no i mezzi? Ciascuno di noi ha la sua risposta, e quella di Ned può essere una sola. Però intanto prepara una lettera per Stannis e fa progetti per mettere in salvo le figlie.

Non solo, i suoi piani riguardano tutto il regno che gli è stato affidato, visto che lui non è tipo da sottrarsi ai suoi doveri. Notare però che l’uomo a cui chiede aiuto, quel Ditocorto già innamorato di Catelyn, sapeva da un pezzo della vera identità del padre di Joffrey e non aveva detto nulla né al re né a Ned stesso, limitandosi a osservare le sue faticose indagini. La sua proposta è più conciliante di quella di Renly, evita guerre e spargimenti di sangue, ma è comunque tradimento. L’opzione che rimane è estremamente delicata, e corre sul filo delle lame di Janos Slynt.

 

Sotto la foto spoiler da Il grande inverno.

Il Grande inverno di George R.R. Martin. Capitolo 12: Eddard

Parlo di avvenimenti di questo libro, ma davvero lo spoiler è solo dal Grande inverno? Io so anche cosa è avvenuto nell’Ombra della profezia, e quanto mi influenza questa conoscenza? Non parlo di avvenimenti di quel libro, ma comunque quel libro mi ha aiutato a capire meglio le motivazioni di qualcuno presente sulla scena.

Ricordiamo il torneo del Primo Cavaliere? Lì Robert voleva partecipare alla mischia, e la regina glie lo aveva proibito. Come ha spiegato Varys, proibirglielo a quel modo signifcava agitare il classico drappo rosso davanti al toro e farlo incaponirsi per un attacco irragionevole e probabilmente suicida. Ned almeno per il momento era riuscito a salvare la vita del re, ma certi personaggi sono destinati a una prematura scomparsa. In questo capitolo Ditocorto fa a Ned una proposta che il Primo cavaliere non esita a definire alto tradimento. Non è che anche lui stava agitando un drappo rosso per distrarre Ned e non fargli vedere dove sarebbe andato a colpirlo con il pugnale?

Comunque questo è uno dei motivi per cui non amo particolarmente Catelyn: è stata lei a convincere Ned a fidarsi di uno degli uomini più intriganti dei Sette Regni. Avrebbe dovuto lasciarlo ammazzare da Brandon quindici anni prima, ci saremmo risparmiati tanti guai.



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