Richard Madden (Robb Stark) e Isaac Hempstead-Wright (Bran Stark) nel primo episodio della prima stagione del Trono di spade.
Il lord di Casa Stark è Eddard. Per noi i figli erano dei ragazzi, forse un po’ più maturo Jon, con le sue premure nei confronti di Bran e Arya, ma comunque giovani. Se riguardiamo le immagini del Trono di spade targato HBO l’impressione è quella: quanto appaiono giovani Richard Madden e Isaac Hempstead-Wright con quei cuccioli di meta-lupo in braccio? Va bene, Bran è ancora un bambino, anche se la voce dell’attore che cambia sta facendo preoccupare tutta la produzione, ma il Robb dei romanzi di George R.R. Martin ha solo 14 anni, nella serie televisiva in teoria due anni in più. I compiti importanti spetterebbero a Eddard, giusto? E invece Ned non può fare nulla, e la patata bollente è passata nelle mani del figlio maggiore. Lo vediamo pianificare, viaggiare, apprendere notizie e imparare. Notiamo che il Pesce nero è in gamba, e non sarà l’unica volta che ci capiterà di pensarlo. HBO ha ritardato l’arrivo di Brynden Tully e di Edmure per non mandare in confusione gli spettatori con troppi personaggi nuovi da imparare, e ha pure esasperato le loro caratteristiche principali. Tutto quello che posso dire è Pesce nero forever!
Quanto a Edmure, prima ancora di conoscerlo di persona scopriamo che è stato preso prigioniero, non la migliore delle notizie. Robb impara. Con suo padre prigioniero è lui il leader. Lui ha condotto l’esercito in battaglia e deve capire che la rabbia non serve a nulla. Deve analizzare i problemi e trovare una soluzione, e questo è qualcosa che richiede maturità.
Le Torri Gemelle si trovano in uno snodo fondamentale del continente, e quando qualcuno occupa posizioni di quel tipo i guai sono inevitabili. Guerre o accordi gravosi si prospettano. Se teniamo presente che per lord Hoster Tully, il papà di Catelyn, lord Walder Frey è e rimarrà sempre “il ritardatario” possiamo immaginare l’atmosfera serena e rilassata del luogo. Catelyn arriva alle Torri Gemelle e iniziamo a fare la conoscenza con qualche membro di casa Frey.
Nel Trono di spade (e nel Grande inverno, che con il precedente volume costituisce un unico romanzo con la conseguenza che i due volumi hanno il medesimo appendice) l’appendice riporta solo gli alberi genealogici delle sette Nobili case (Baratheon, Stark, Lannister, Arryn, Tully, Tyrell e Martell, poste non in ordine alfabetico ma – suppongo – in ordine di importanza nel momento in cui Martin stava scrivendo il primo romanzo), di Casa Greyjoy – una casa minore come i Frey, ma ricordiamoci che Theon compare già dal primo capitolo del Trono di spade – e dell’antica dinastia dei Targaryen. I Frey non ci sono, suppongo che la loro importanza per la storia sia aumentata dopo, di pari passo con il desiderio di George R.R. Martin di tratteggiare un mondo il più completo e realistico possibile. Con il tempo Le cronache del ghiaccio e del fuoco sono cresciute e gli appendici sono cambiati. Scommetto però che nemmeno Martin ricorda i nomi di tutte le mogli di Walder Frey, dei loro figli e dei loro nipoti.
Il grande inverno inizia a darci un assaggio della famiglia con il simpatico incontro fra Walder e Catelyn. Notare che Martin sceglie di non mostrare le vere trattative. Ci fa capire quale sia il clima e ci mostra l’esito. Chi dice che Martin racconta scene inutili solo per allungare il brodo forse ha letto un’altra storia. Io vedo la caratterizzazione dei personaggi, l’indicazione dei pericoli, e trovo più difficile immaginare Arya che accetta di sposare un Frey a lei imposto che Robb che paga il pedaggio sposando una delle figlie di lord Walder. Raggiunti gli accordi l’esercito passa il fiume e si divide. Il dado è tratto.