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Il grilletto di lupara

Creato il 30 aprile 2012 da Albertocapece

Il grilletto di luparamiss Apple per il Simplicissimus

Le parole sono importanti: non importa se vengono usate per far colpo, per provocare, c’è da ricordare anche la parola rispetto, quando si parla ad una platea, o anche ad una persona sola.
e proprio il giorno prima del trentennale dell’assassinio di Pio La Torre, ammazzato dalla mafia, il pupazzo prestato all’antipolitica, pronuncia la frase che pesa come un macigno: lo stato uccide piu della mafia, come dire che la mafia è piu affidabile della mafia.
ieri sera grillo ma ha mancato di rispetto alle vittime della mafia, ma anche mancato di rispetto a noi, agli itlaliani.

Avevo scritto ieri, in mattinata questa cosa su grillo: alle considerazioni che faccio qui sotto aggiungo il mio urlo di rabbia e di dolore per come vengono usate le parole di un mitomane che trova un pubblico disposto a subire la sua follia.
io, la sua follia, non l’accetto…

Voi, io potremmo trovare questo nella cassetta della posta domani, scommettiamo?
“Buongiorno, sono Amilcare, voglio diventare sindaco, ho 22 anni e sono un bravo ragazzo, mai preso una multa, sono vergine e non ho mai visto una donna nuda”. In questi giorni vedendo i telegiornali capita di sentir parlare di antipolitica e del fenomeno Beppe Grillo. E a me vien da chiedermi ma chi sarà mai questa gente che riempie le piazze per andarlo a sentire, chi fa parte di quell’8% che, secondo recenti sondaggi, voterebbe per lui. Sicuramente qualche scontento della Lega, qualche deluso del Pd. Ma gli altri, chi sono? E, soprattutto, chi sono i candidati del Movimento 5 Stelle? Eccolo qua, intervistato giorni fa al Tg3, un simpatizzante che dice: “siamo
gente semplice, gente per bene, non come questi ladri che ci governano, che rubano, questi partiti infami”, proprio come dicevano i leghisti della prima ora.

Ma io non voglio un “semplice cittadino” come amministratore della mia città, io non voglio le solite chiacchiere. La politica è un’arte, amministrare non è semplice, non mi fido di chi s’improvvisa solo a chiamata di un esaltato, dimenticato dal suo pubblico, che, per non restare in ombra, s’inventa il mestiere del santone “sveglia coscienze”.
Per carità, ci saranno pure  brave persone che si candidano, ma finora se sono in buona fede mi ispirano tenerezza, altrimenti mi suscitano la diffidenza che provoca chi si fa incantare da un fenomeno da baraccone.

Ma come funziona, la politica, secondo Grillo? Urla che i candidati non devono avere la fedina penale sporca: grazie, ci voleva lui per dircelo.. O che non ci vogliono il soldi dei finanziamenti pubblici, e come sopravvivono? Vanno con la cassetta delle elemosine a messa, la Domenica?

Eh no, Grillo, non funziona così: ci vuole conoscenza, ci vuole competenza ma ci vogliono anche i soldi, che a volte, se non sono pubblici, rischiano di essere più sporchi delle fedine penali candide dei candidati
Questo profeta riesce a svegliare chi dorme da sempre, chi ha sempre subito in silenzio e, improvvisamente, alla chiamata di un dimenticato da dio, risponde pensando di essere migliore di politici stantii e stanchi.

E’ che la politica è un’arte, governare non è semplice: è già difficile amministrare per chi lo fa di professione, capita di sbagliare, a tutti, no? non mi fido di chi ha non mai avuto passione civile, magari impiegati sottomessi a dirigenti “scassamaroni”, assoggettati a mogli piantagrane, magari commercianti che sono stufi di pagare tasse e pensano che grillo abbia ragione quando predica la disubbidienza fiscale.
Ma come si fa a cadere nella trappola di Grillo? Del giullare messo da parte per la sua esagerata esuberanza? Ma davvero ci voleva uno così per svegliare la massa dormiente?
Se è così mi spaventa questo risveglio.

Buongiorno, sono Amilcare, voglio diventare sindaco, ho 22 anni… Proprio no, io voglio Aristide, militante di vecchia data di partito, uno che ha fatto lotte sindacali, che militava nei collettivi a scuola, che aveva 8 in condotta perché rispondeva male alla professoressa di fisica. Voglio chi è mosso da ha passione politica. Non mi bastano quelli solo educati, solo per bene, solo onesti.

Mi piace chi pensa da solo, di chi non ha bisogno del blog di grillo per capire che, davvero, c’è del marcio nella nostra politica e non solo nel regno di Danimarca.
Il loro santone ha avuto uno choc: nessuno se lo filava più nel mondo dello spettacolo, con Zelig e i comici a fargli concorrenza con la satira contro i leader della politica, così ha dichiarato guerra ai partiti pensando di fare lui il leader.
Ma la frustrazione di essere dimenticato non giustifica certe infamie, quando afferma afferma che la mafia non uccide quanto la crisi.
ecco perchè non voterò mai movimento 5 stelle, non voglio condividere le guerre private del signor  Beppe Grillo. Ecco perché non voterò mai per il primo Amilcare di passaggio.
Preferisco i partiti con tutti i loro difetti; come recita un vecchio adagio: al peggio non c’è mai fine.


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