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Il gruppo Arvedi non è un tabù, il Pd rinverdisce

Creato il 18 novembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Il gruppo Arvedi perde un possibile sostenitore, il Pd sceglie un’altra strada: l’analisi minuziosa dei documenti e dei fatti, nello stile tra gli altri di Alessia Manfredini. L’eminenza bionda in materia ambientale è lei, il lavoro comunque cita anche consiglieri provinciali. Matteo Piloni, il nuovo segretario provinciale del Pd, apre così il proprio corso con un intervento di valore straordinario, che mette a frutto un dibattito interno che è filtrato nelle cronache in passato in alcuni spunti. Non c’è solo il precedente di Tamoil. Pianalto della Melotta andava preservato, per il Pd, che affina gli strumenti di confronto tecnico e politico.
Arvedi non è nel titolo del documento e infatti una politica ambientale non può essere personale: finalmente però il tabù si spezza con evidenza. L’industriale, per quanto sia politicamente forte, ora appare più debole. L’aura di invincibilità, dopo la medaglia d’oro perrina, verrà sostituita da analisi attente. Qui sotto il documento del segretario provinciale Matteo Piloni, che segue forse non per caso pochi giorni dopo la dura denuncia politica del gruppo di Mariagrazia Bonfante. Il cambio generazionale imposto dalla svolta di Crema è una sferzata.

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Rifiuti e ambiente. Prosegue il lavoro del PD
Dopo l’approvazione da parte della Segreteria provinciale, in data 26 settembre, del documento sul piano provinciale dei rifiuti, il PD ha proseguito nell’approfondimento del tema attraverso un passaggio con alcuni amministratori locali interessati dall’ipotesi di realizzazione di una discarica a Grumello Cremonese.
Come noto, l’Amministrazione provinciale sta affrontando la revisione del piano rifiuti in vigore dal 2009 e, in vista di questa scadenza, molti Comuni stanno ragionando sui servizi da dare ai cittadini, sulle tariffe, sul futuro del ciclo dei rifiuti e le sue prospettive e, di conseguenza, su una serie di indirizzi da portare all’attenzione dell’Amministrazione provinciale.
La posizione del Pd provinciale è chiara: andare verso una raccolta differenziata spinta su tutti i Comuni, soprattutto a Cremona che, rispetto agli altri territori, ha una percentuale di raccolta differenziata sotto il 50% e che in questi ultimi anni non ha svolto alcuna politica in questa direzione. Rendere trasparente la destinazione dei flussi destinati al riciclo, riuso e riutilizzo, arrivare ad una graduale dismissione dell’inceneritore, infine chiedere al gestore analisi, valutazioni e progetti di soluzioni impiantistiche del trattamento del rifiuto residuo alternative all’incenerimento ed al conferimento in discarica.
Il Pd ritiene che, accanto al ciclo dei rifiuti urbani, un tema altrettanto importante e da pianificare, sia il futuro dei rifiuti speciali. In particolare sono da considerare: la gestione delle discariche di rifiuti speciali esistenti, gli ampliamenti previsti e gli impianti di inertizzazione attivi e che si vorrebbero attivare, proprio come quello previsto a Grumello Cremonese.
Confindustria, presentando il dossier “Verso un uso più efficiente delle risorse per il sistema Italia Analisi Criticità e Proposte” il 7 ottobre scorso a Roma, individua tra le strategie di una politica industriale una nuova filiera di mercato che è denominata “la valorizzazione degli aggregati originati dalle scorie siderurgiche” che permette il riutilizzo delle scorie in opere civili sotto una rigida normativa ambientale.
In Provincia di Cremona abbiamo il gruppo Arvedi che vanta più di 2594 addetti, di cui 1397 presso l’Acciaierie Arvedi, da anni sempre all’avanguardia in campo tecnologico.
Arvedi ha da diversi anni intrapreso la strada del recupero delle proprie scorie di acciaieria per produrre una materia prima inerte, definita come INERTEX, avente le stesse caratteristiche delle materie prime propriamente dette, perché ottenuta tramite una rigorosa gestione del proprio ciclo produttivo, delle materie prime impiegate, delle tecniche specifiche di raffreddamento, di stringenti metodi di controllo nel processo di produzione delle scorie e del monitoraggio analitico e dimensionale del prodotto ottenuto. Inertex da quattro anni è impiegato in edilizia, nei lavori stradali e opere pubbliche.
L’acciaieria Arvedi, a valle del suo ciclo produttivo, produce rifiuti speciali quindi necessita di alcune discariche (Crotta d’Adda, Cremona e Spinadesco) e recentemente ha avviato l’iter per ottenere Via ed Aia per il progetto di impianto di trattamento (R13, R4, D15, D9) di rifiuti pericolosi e non pericolosi e discarica (D1) per rifiuti non pericolosi da realizzarsi nel comune di Grumello Cremonese ed Uniti (CR).
In questa fase preliminare, il gruppo consigliare del PD in Provincia si è già mosso attraverso un’interrogazione dei consiglieri Virgilio e Vailati; tuttavia, oltre ad avere risposte puntuali in merito, è importante capire la prospettiva dei rifiuti speciali in provincia di Cremona.
In particolare, in merito al progetto presentato nel Comune di Grumello C.se, occorre chiarire alcuni aspetti.
• innanzitutto come si inserisce questo progetto in un contesto di cava ancora in attività, sito denominato AG38, che prevede come recupero “uso agricolo”;
• che relazione c’è o ci sarà tra il progetto di inertizzazione già presente in Comune di Spinadesco e Cremona (tra l’altro appena modificato con apposito decreto Aia) e quello proposto in Comune a Grumello C.se;
• quale la stima degli impatti sulle matrici ambientali legate all’atmosfera, acque superficiali, sottosuolo, flora e fauna ed ecosistemi, paesaggio, viabilità, traffico e rumore.
Noi crediamo che, accanto a potenziali nuove possibilità di lavoro che potrebbero generare i nuovi impianti (in tempo di disoccupazione e crisi economica, sia chiaro, sono per noi auspicabili) , l’attenzione per la tutela ambientale, il rispetto delle normative e il rispetto della salute restino dei punti fermi e irrinunciabili.
Punti che non possono prescindere da valutazioni circa nuove forme tecnologiche, guardando ad investimenti mirati sulla ricerca, anche nei nostri territori.
Inoltre crediamo sia importante che la programmazione avvenga in termini di “area vasta” senza concentrare ogni ipotesi sempre e solo nelle stesse zone.
Per queste ragioni restiamo convinti che, in questa fase preliminare, prima di autorizzare qualunque intervento di nuova discarica, di nuovo impianto e di nuovi investimenti, si debbano valutare tutti gli aspetti nel dettaglio, anche quelli legati alla durata e agli impatti sul territorio.
E’ utile, già in questa fase, considerare complessivamente lo scenario futuro in tema di rifiuti speciali per non correre il rischio che tutto sia lasciato solo alle regole del libero mercato, inoltre occorre vigliare che siano rispettati tutti i vincoli ambientali presenti e che si valuti in modo approfondito l’idoneità o meno di un’area.
Il Pd s’impegna fin da subito a vigilare sui passaggi che verranno portati prossimamente nelle conferenze di servizi e nel Consiglio provinciale, con la speranza di non dover più riscontrare forzature, come quelle presenti nel piano cave adottato a luglio, relativamente al Pianalto della Melotta,
In sintesi, riteniamo che il compito della buona politica sia favorire la crescita delle imprese e dell’occupazione, ma nel rispetto della sostenibilità ambientale.
Il lavoro avviato sul piano Provinciale rifiuti dovrà pertanto proseguire includendo specifici approfondimenti sulle tematiche sopra indicate.

Matteo Piloni
Segretario provinciale

45.284843 9.845967

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