Il gruppo di contatto (regionale) sulla Siria

Si sono riuniti ieri al Cairo i ministri degli esteri del “gruppo di contatto” regionale proposto dall’Egitto per affrontare la crisi siriana: presenti ovviamente i padroni di casa, la Turchia e l’Iran; assente giustificato il ministro saudita, in ospedale negli USA dopo un’operazione: ma il paese del golfo non ha inviato nessuno a sostituirlo. In effetti, lo scetticismo non ha ricevuto smentite: sembra impossibile che paesi con agende così diverse sulla Siria possano raggiungere una qualsivoglia intesa, la riunione non ha effetto prodotto risultati di sorta (l’Iran ha proposto l’invio di osservatori). Il nuovo ruolo diplomatico dell’Egitto è comunque apprezzabile: e non è detto che non si trovi una formula capace di convincere Tehran – parlo di contropartite, ovviamente – ad abbandonare Assad; la Turchia invece mantiene le sue posizioni intransigenti: pur rimarcando – ma questa è una costante della politica di Davutoğlu – l’opportunità di soluzioni regionali per i problemi regionali.

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