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Il Gtm al Festival del Teatro Dialettale di Terni. Orgoglio per la cultura montegranarese.

Creato il 03 luglio 2013 da Laperonza

 

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Montegranaro ha molte eccellenze (così a molti piace chiamarle, anche se il termine non è dei più felici): alcune molto evidenti, che riempiono le pagine dei giornali e ispirano auliche discussioni al bar e tra addetti, altre seminascoste, tenute al margine, quasi dimenticate dai grandi circuiti che orientano in pubblico e gestiscono fondi. Eppure ci sono e danno grandi soddisfazioni, soddisfazioni che dovrebbero essere condivise da tutti i cittadini montegranaresi. Per questo mi piace segnalare questa notizia sperando che circoli e che dia la giusta e meritata soddisfazione ai protagonisti.

Il Gruppo Teatrale Montegranarese “Giulio De Rosa” da ormai quasi quarant’anni fa teatro amatoriale di ottimo livello guadagnandosi rispetto e attenzione forse più fuori che a Montegranaro. Ciononostante il gruppo, ora diretto da Nicola Girotti, continua ad impegnarsi per la città e lo fa spendendosi e impegnandosi, come ad esempio nell’ultima “Settimana Colta” che ha contribuito a realizzare e durante la quale ha proposto due diverse iniziative di ottimo livello e di grande interesse.

Ma la grande soddisfazione, che Maghy Allegri fatica giustamente a nascondere, è giunta recentemente quando il GTM è stato selezionato per partecipare, insieme a sole altre cinque compagnie teatrali italiane, al Festival del Teatro Dialettale – Premio “Renato Brogelli” di Terni dove il 28 luglio prossimo, presso il parco F.lli Rosselli, verranno presentati due atti unici che a Montegranaro già conosciamo in quanto abbiamo potuto apprezzarli lo scorso inverno presso l’Officina delle Arti. Si tratta di “Un Bobi e due Bubi” di Sabatino Lopez e “Vito de Cassia’”, una riduzione vernacolare di “Gianni Schicchi”, opera di Puccini.

È un riconoscimento importante per la compagnia di casa nostra che nel teatro vernacolare trova la sua massima espressione. Ed è giusta la soddisfazione dei suoi attori e di chi si impegna per mettere in scena sempre nuovi lavori, trovando le opere, facendo riduzioni, creando le sceneggiature. E deve essere punto di orgoglio per i Montegranaresi. Montegranaro si fa conoscere al di fuori dei confini comunali anche per la cultura e lo fa, come spesso accade, col lavoro silente e certosino di volontari e appassionati. Bravi.

Luca Craia


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