Reincarnazione e Karma sono due concetti strettamente collegati. Le diverse vite previste dalla dottrina della reincarnazione sono regolate dalla legge del Karma, che indica l’effetto delle azioni compiute: positivo per le azioni moralmente valide, negativo per quelle di segno opposto. Nel corso della catena delle esistenze, gli effetti del Karma si manifestano come una legge di causa ed effetto, determinando, di esistenza in esistenza, situazioni tali da equilibrare il karma negativo accumulato nelle vite precedenti.
Il karma è sostanzialmente una legge universale di infinita giustizia, che accompagna il lungo cammino dello spirito nel corso delle sue molte vite, fino alla liberazione dalla necessità di incarnarsi ancora. Il Karma è la legge di causa e di effetto applicata alla vita della psiche, legge secondo la quale si raccoglie il frutto di ciò che si è seminato o si subiscono le reazioni delle proprie azioni. La legge del karma è quella legge che adatta saggiamente ed intelligentemente l’effetto e la sua causa. Tutto il bene ed il male che abbiamo fatto in una vita, ci porterà conseguenze buone o cattive per questa o la prossime esistenze.
Per la maggior parte dei reincarnazionisti, il Karma ha un significato ampio e il termine è usato infatti nel senso di legge di giustizia. Molti maestri sostengono che secondo il Karma è una legge naturale operante in modo esatto come quelle
matematiche e chimiche: opera nel bene e nel male, nella ricompensa e nella punizione per la moralità e l’immoralità, e agisce come una grande forza naturale per tutti i problemi concernenti la condotta dell’uomo. Simile alla legge di gravitazione che, come ogni altra legge naturale, non mostra riguardi per persone, e non fa morale, o questione di bene o di male. Antiche scuole indiana reincarnazionistiche accettavano il Karma come legge determinante, per cui il carattere, a seguito dell’impulso di più forti desideri, attrae le anime verso la rinascita in un ambiente che offrirà loro le maggiori opportunità di manifestare quei desideri nell’azione, sottoponendole alle gioie e alle pene da queste derivanti. Coloro che accettano questa concezione, pensano che in questo modo l’anima apprenda le proprie.La legge del Karma ci controlla e vigila in ogni momento e per questo qualsiasi atto buono o cattivo delle nostre vite ha le sue conseguenze. Tutto il male che facciamo dobbiamo pagarlo e tutto il bene che facciamo ci sarà ricompensato da una migliore reincarnazione. Il Karma è, comunque, una legge di compensazione e non di vendetta.
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