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..Il kindle ed io..

Creato il 05 marzo 2013 da Lafenice
..Il kindle ed io.. Alla fine di novembre dello scorso anno, durante un pranzo in famiglia, il Kindle – portato dal mio corriere preferito in un pacco aperto (qualcuno benedica l'onesta di questi uomini che non hanno aperto e preso assolutamente nulla) fa il suo ingresso trionfale nella mia vita, variando ed arricchendo le mie “abitudini letterarie”. Ho sempre pensato al concetto di ebook reader come distruttivo e culturalmente insopportabile: perché i libri si toccano, si annusano, si ammirano sulle nostre librerie sempre troppo piccole, si sfogliano nel vero senso della parola, toccando le pagine e stringendole tra i polpastrelli. C'è tutta una parte sensoriale che nessun Kindle potrà mai darti. Insomma, un reader è un surrogato. Surrogato di libreria, di pagina, di “orecchietta a bordo pagina”, surrogato di appunto e di sottolineatura. È un chiaro esempio di realtà artificiale: mi immagino una casa fredda, arredata da sole sterili macchine, aggeggi infernali che, una volta in funzione, riempiono la casa di un rustico mobilio dall'aria costosa ma così calda e famigliare.. Un luogo apparentemente rigenerante, vivo e rigoglioso, ristoratore di stupidi sensi incapaci di distinguere la realtà da una bella finzione. È proprio questo che mi disturba di più del reader: non vedo i libri, leggo delle storie e basta. Non sono nella mia libreria fisica, soltanto in quella digitale. Talvolta mi dimentico persino della loro esistenza. Per quanto siano reali, per quanto siano vere storie su di un supporto digitale rimangono, a conti fatti, astrazioni, ombre sbiadite di un libro vero e proprio. Più fredde sicuramente, meno emozionanti. Perché l'ho comprato, quindi? Ero allettata dalla possibilità di acquistare libri ad un prezzo così basso, allettata dalla praticità di un oggetto che ti permette di soddisfare una curiosità direttamente da casa tua senza dover metterti alla guida alla volta della libreria più vicina. Volevo una comodità – contaminazione da pensiero consumista? Molto probabile – e me la sono procurata. Quando ti trovi davanti ad un libro che in libreria ti costa 15,00€ e su ibs sezione reader lo paghi 0,99€, inizi a porti alcune domande, ti fai qualche conto in tasca e capisci che, per una persona come te che i libri deve averli - e non in prestito per qualche tempo – conviene, eccome se conviene. Tra l'altro, è uno strumento molto comodo, un piccolo (e leggero) mattoncino da portare con te in borsa e da leggere quando vuoi. Proprio questi elementi mi costringono ad ammettere i benefici del digitale: credevo fosse scomodo ma, una volta azzeccato il giusto formato (God bless Calibre), ho capito che non lo è. Anzi, risulta essere piuttosto pratico ed intuitivo, decretando un'esperienza di lettura “piuttosto” realistica. Chiudiamo questo piccolo post con una domanda, quindi: meglio digitale o cartaceo? Cartaceo, senza ombra di dubbio. Per tutte le ragioni che vi ho elencato sopra e, perché, la lettura tradizionale è quella che fa per me e piace a me. Il Kindle, però, è stato una bella scoperta: comoda e, soprattutto, economica alternativa al dilapidare la fortuna di famiglia in libri cartacei troppo costosi! Un'integrazione, direi, un modo per arricchire la prima.

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