Minori trascinati via a forza. (Roma, manifestazione 5 ottobre 2012)
State attenti, non cadete nell’inganno perché questo è il governo della bugia. Se pensate che Iddu fosse Pinocchio, questi lo superano. Sono un manipolo intero di Pinocchi, Mangiafuochi, Gatti e Volpi, capitanati da quella specie di ambiguo Stregatto che è Monti. Il Barnum di un circo ancora peggiore dell’altro, che in fondo era solo la parte del freak show, un baraccone di fenomeni più o meno disturbanti.Qui invece ci sono giocolieri (con i nostri destini), trapezisti (sui picchi dello spread), domatori (di operai) e animali esotici ma soprattutto feroci. Attenti all’inganno, al prestigio. Voi guardate le mani di Monti sempre atteggiate a girare immaginarie manopole di meccanismi economici mirabolanti, ma è nella manica della giacca che sparisce la moneta, per ricomparire dietro il vostro orecchio e poi sparire definitivamente nelle tasche della Finanza predona. I circensi vi stanno raccontando in tutti i modi che i vostri unici nemici sono i politici e che i politici rubano. Che rubano tutti, a man salva, a destra e a sinistra, quindi sono tutti uguali (tanto loro sono tecnici, non c’entrano, capito?) Vi ammoniscono che non esiste alternativa alla Tendenza Inarrestabile, che anche coloro che sembrano politici nuovi sono pericolosi. (Tutto ciò che non è funzionale al loro particulare è pericoloso.) Vi bombardano a tappeto con le immagini e i racconti della corruzione dilagante. Vi rintronano con i loro ladri espiatori, vi caricano di adrenalina e di sdegno per i 30mila euro spesi da Batman per le Batvacanze e i milioni che girano nei sistemi di tangenti bipartisan. Però, ragionandoci sopra un attimo, bisogna ammettere che, di fronte al giro mondiale di miliardi di miliardi della finanza casinò dei derivati – quella che ha provocato la crisi attuale, non dimentichiamocelo mai – queste sono cifre miserabili, adatte giusto per stupire il popolaccio sfigato che campa con mille euro scarsi al mese. Insomma, per farla corta, mentre voi vi distraete a maledire i politici corrotti e fate un pensiero sull’iscrivervi ad un corso per tricoteuses in attesa di vedere rotolare le loro teste in piazza, loro preparano il colpo del millennio. Azzerare la politica, che hanno corrotto con il loro denaro fin dalla notte dei tempi; distruggere l’economia, eliminare la fastidiosa democrazia, distogliere ogni risorsa dal welfare per concentrarla in poche mani – come nel caso dell’elargizione di denaro pubblico alle banche che si sono giocate i vostri soldi al casinò – ed ottenere l’arricchimento assoluto, quello che solo la finanza neoplastica può permetter loro. E’ follia pura. E’ lo stesso delirio del Lebensraum, dello spazio vitale di Hitler ma lo chiamano liberismo, così sembra una bella cosa. Perfino nobile, visto che ricorda la libertà. Attenti quindi all’inganno, al prestigio, ma anche alle manovre di diversione, alle bagattelle che servono a distogliere l’attenzione dei prerivoluzionari dai loro misfatti. Oggi, mentre si sanciva che una parte della Casta non poteva essere toccata nei suoi onerosi privilegi, i diritti di milioni di altri cittadini poveri (usiamo pure questo termine non ipocrita come l’odioso “bisognosi” usato dal miliardario pittato) venivano calpestati e sottoposti al solito progetto di vessazione economica. Quello del sistema ad immagine e somiglianza del mondo dei ricchi e della loro malvagia ottusità che ha deciso di applicare il Piano Morgenthau, la pastoralizzazione dell’Europa per eliminare una volta per tutte chi non può far parte del club, visto che le risorse scarseggiano. La soluzione finale. Endlosung. Un evergreen del capitalismo criminale, mai portato a termine in precedenza sul vecchio continente a causa dell’insopportabile piaga del keynesismo buonista del Piano Marshall. Nella manovra camuffata da legge di stabilità imposta non dall’Europa – come dice la leggenda per i bambini scemi – ma dai criminali della finanza, si scopre che ad essere penalizzati di più saranno i redditi più bassi, quelli che si fanno una pippa di un punto in meno di IRPEF perché saranno ammazzati da un punto in più di IVA.
Una colossale presa per il culo, un crimine contro l’equità sociale, una bestemmia contro la povertà, tutto passato sotto silenzio grazie ad un provvidenziale teatro offerto come al solito dalla volonterosa televisione, vera arma di distrazione e obnubilazione di massa. Strumento sempre più subdolo della propaganda di regime. Quella che, tra poco meno di un mese, deciderà che il nuovo imperatore sarà un miliardario con la stessa anonima faccia da cazzo che hanno i presidenti americani nei film catastrofici. La televisione è l’oppio dei popoli, direbbe un signore con il barbone bianco, e funziona maledettamente.
Ieri, per tutta la giornata, un fatto assolutamente privato è diventato l’unico argomento, il Grande Distrattore con il quale tutti i politici, anche i più immondi, hanno recitato la parte dei difensori dei diritti dei deboli e degli oppressi.
Non ha importanza chi, nella banalità del male della contesa di un figlio minore tra due genitori che si odiano, abbia ragione. L’esempio, il case study, il caso clinico, è perfetto per sollecitare reazioni di sottopancia, stringimenti sfinterici e creare provvidenziali contrapposizioni in una platea che deve essere distratta mentre le rubano i portafogli.
Di fronte ad un bimbo trascinato via dalla polizia si scateneranno le femministe contro i padri separati, quelli che difendono l’applicazione delle leggi contro quelli che di mestiere fanno la guerra ai giudici perché hanno i loro pelosi motivi e ciascuno, nessuno escluso, vorrà dire la sua sull’argomento. Con i telegiornali che, ovviamente, prima solleticano la curiosità creando l’aspettativa per la visione del filmato “shock” (tra l’altro calpestando la privacy di un minore in maniera vergognosa) e poi coprono la cacata con la sabbia delle reazioni dei politici, questa volta ammessi al banchetto perché comunque parte dell’ingranaggio del potere. Tutti tesi a condannare, a puntualizzare, a deprecare. Non è ancora arrivato Il Monito ma vedrete che non tarderà.
“I bambini non si toccano”.
Ora ditemi: non è insopportabilmente ipocrita tutto ciò, all’indomani di filmati altrettanto disturbanti di repressione, botte e trascinamenti di quasi altrettanto bambini durante le manifestazioni studentesche di pochissimi giorni fa? Dobbiamo pensare che i bambini non si toccano, come hanno ammonito oggi senza pudore i politici, i tecnocrati e perfino i torturatori della Diaz, ma solo se non scendono in piazza a protestare contro il loro sistema?
Non cadete nel tranello. Mentre vi scioccano (la famosa dottrina dello shock) con i bambini trascinati via, stanno solo studiando come farvi morire di fame.