In Italia non protesta chi fa realmente dei sacrifici pesanti. Si lamenta con la solita eterna lagna il grande imprenditore, il presidente di Confindustria: “Stiamo morendo di fisco. Rinunciamo a incentivi in cambio della riduzione delle tasse. Nessun sussidio a imprese decotte”. La solita storia di Berlusconi. Sono le imprese le vittime, anche se dalle statistiche risulta ormai che i lavoratori dipendenti guadagnano più dei loro datori di lavoro. Segno che l’evasione fiscale da 135 miliardi di euro l’anno ha una precisa ragion d’essere: è una scelta di chi non accetta nemmeno il minimo confronto con lo Stato
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