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Il lato comico della febbre

Da Mammapiky @mammapiky
IL LATO COMICO DELLA FEBBREQualche giorno fa raccontavo speranzosa a Lucia che, per quest’anno, l'influenza stagionale non ci aveva ancora beccato e che la crescita dei pupi in realtà aveva avuto effetti positivi anche sui malanni di stagione che fortunatamente, erano sempre più radi e di lieve entità. Ricordo anche di aver fatto le corna e toccato una gamba del tavolino del bar perché in queste cose sono bravissima a portarmi sfiga da sola ed, infatti, la sorte ha ghignato e in meno di 24 ore me li ha accoppati tutti e due. In realtà ha messo al tappeto pure me, l'Ipernonna e qualche cugino qua e là, in pratica, non c'erano persone sane intorno a noi, nell'arco di qualche kilometro. Asili decimati e, per quanto ne so, maestre in cerca di termometri aggiuntivi. Un figlio che si ammala, anche se per una banale influenza, sconvolge sempre un pò, due figli che lo fanno contemporaneamente nemmeno ve lo dico, due figli e una mamma, sono addirittura il segnale di qualche grave colpa da espiare.
Ora, ogni influenza che sia degna di essere chiamata tale (e la nostra lo era) trascina dietro di se quel non so che di tragico, che se guardato dalla giusta distanza, è capace di far sbellicare dal ridere ma nonostante io abbia provato con tutte le mie forze a cogliere il lato comico della reclusione forzata, l’unica cosa che mi sono ritrovata in mano è un flacone di antibiotico formato famiglia più una serie di vizi che in una manciata di giorni si sono già radicati prepotentemente nelle loro vite. La tv come quando e dove voglio. Ok quando si è costretti a passare molte ore tra quattro mura, è inevitabile, io per prima pecco in questo e amo guardare il “nulla” febbricitante e da sotto una coperta, ma pensare a cartoonito come prima riflessione della giornata e volerlo in sottofondo e per compagnia, anche mentre si fa la pipì, è l’inizio di una rivolta che va assolutamente stroncata sul nascere. Faccio colazione a letto, ergo sbriciolo e sporco le lenzuola appena cambiate, perché ho capito che l’effetto febbre a me toglie le forze ma a te toglie la ragione e ho deciso di approfittarne.Posso piagnucolare, piantare grane e capricci di diverso tipo, tanto non ci saranno conseguenze: ho capito di avere una giustificazione, l’hai detto tu a papà l’altra sera “Bisogna aver pazienza, fa così perché non sta bene!”. Grazie mamma, so che mi capirai se userò quest’arma contro di te.Mi servono giochi nuovi, Natale è già così lontano e lasciarmi qui dentro con solo 101 tipi di lego duplo è da incoscienti. 37.1° significa che tu non hai più vita propria, io vivo attaccato a te, io sono il koala e tu l’albero di eucalipto: non puoi pretendere di andare in bagno da sola, è contro natura e per lo stesso motivo sono autorizzato a dormirti sopra. Non ho fame e tu sei così in allarme che posso farti cucinare tutto il ricettario del cucchiaio d’argento a mio piacimento: il tuo sorriso sembra sempre più un ghigno ma voglio testare fin dove arrivano le tue doti culinarie.Alla fine, a ben guardare, l’influenza di stagione dal loro punto di vista, non è poi così male, e non si limita, come banalmente si crede, a una reazione di difesa di un corpo a virus e batteri, ma è un sistema di sudditanza vero e  proprio e che per di più, funziona alla grande ma di comico, nonostante ancora io ci stia pensando, non c'è niente.  

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