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il lato femminile della memoria

Creato il 17 aprile 2011 da Vivianascarinci

Quest’ultimo saggio proposto su VDBD è uno scritto di Daniela Zini di cui viene presentata la prima di tre parti. Il mio primo approccio a questa scrittura è stato l’ascolto poiché, come si vedrà il testo è stato pensato per essere letto a un pubblico, senza che con questo ne venisse meno la precisione dei riferimenti storici. Del tutto inaspettatamente quindi, nell’ambito di una serata dedicata alla poetessa persiana Forugh Farroxhzād, Daniela Zini, chiamata ad intervenire su quella, ha volto offrire un dono estemporaneo ai presenti recitando la figura di Ipazia in un modo che credo difficilmente dimenticheranno gli ignari intervenuti in onore di Forugh. ”Alcuni esseri hanno un destino esemplare, talvolta, tragico, che li pone al di sopra della condizione umana. Le loro azioni, i loro ideali, le loro prese di posizione, simboleggiano, allora, la assoluta superiorità del pensiero sul sedimento del quotidiano.” Ipazia come Forugh, per quanto figure profondamente diverse forse hanno questa identità che a posteriori la storia ha riconosciuto loro. La capacità di ergersi oltre le vicende direttamente legate alla loro esistenza che in alcuni casi subirono in altri dominarono, sempre mantenendo centrale e lucida l’importanza della loro speculazione intellettuale. Forugh con una poesia che l’ha resa immortale, Ipazia col semplice essere se stessa cioè “matematica e filosofa della fine del IV secolo, figlia di Teone, donna pagana, che visse ad Alessandria, nel momento in cui l’impero romano passava dalla tolleranza all’imposizione del Cristianesimo, insegnante carismatica, devota ai pagani quanto ai cristiani.” L’importanza del lavoro di Daniela Zini si esplicitata anche attraverso suggestive comparazioni di quelle circostanze storiche, politiche, religiose che condussero all’omicidio di Ipazia con un’attualità che ne offre largo spunto. “È il pericolo, ancora attuale, mi sembra, di ogni governo legato a una religione monoteista, la necessità ideologica di imporsi a tutti come sola via possibile e di legare il suo modo di azione e di legislazione a un pensiero che, in quanto verità rivelata, non può sopportare la contraddizione umana.”


Filed under: 2009-10, VDBD Tagged: Daniela Zini, Forugh Farrokhzâd, Ipazia, viadellebelledonne

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