La ricerca rivela che il 100 per cento delle donne testate positive per avere almeno un componente agrochimico OGM nel proprio latte e che sono state collettivamente testate, soprattutto tra i residenti che vivono vicino a grandi monoculture di OGM, hanno livelli di sostante agrochimiche superiori persino del limite permesso nel latte di mucca.
Nel 2006, un incidente di un aereo spruzzatore contaminò tutta la città brasiliana di Lucas do Rio Verde con livelli incalcolabili di agrochimici tossici. I residenti di quella città sono tuttora esposti a oltre circa 130 litri di sostanze agrochimiche all'anno, ma in quel particolare anno, i residenti sono stati esposti a livelli persino maggiori.
Di conseguenza, i ricercatori hanno deciso di approfondire gli effetti di quella esposizione sulla popolazione.
Secondo una indagine fatta dalla Federal University del Mato Grosso do Sul, un campione di latte materno proveniente da 62 donne, ha rivelato che tutte sono state contaminate con almeno un agrochimico pericoloso. Ogni singolo campione è stato rilevato positivo anche al DDE, un metabolita del'infame pesticida sintetico, il DDT, bandito in Brasile da oltre un decennio. Tra le sostanze chimiche rilevate nella maggior parte dei campioni, ci sono anche le organoclorine, che sono estremamente tossiche.
Secondo Danielly Palma, il ricercatore preminente che ha lavorato alla ricerca, il 44 percento dei campioni di latte materno contenevano beta-endosulfan, un insetticida chimico, noto per danneggiare il sistema nervoso centrale, il sitema immunitario e il sistema respiratorio (http://www.epa.gov/osw/hazard/waste…).
Complessivamente lo studio indica chiaramente come siano pervasive nell'ambiente le sostenze chimiche della industria agricola e come lo siano tra la popolazione.
Semplicemente non si nega che l'irrorare pesantemente con agrochimici OGM abbia influenze sugli esseri umani in molti significativi, e che gli OGM non siano affatto la soluzione verde nella tecnologia agricola
come le aziende di biotecnologia vorrebbero farci pensare.