MELA COTOGNA.
La via Giuncheto, dopo la Liberazione, via Antonio Gramsci, attraversa una terra curata e rigogliosa, la costeggiano i due grandi fossi che portano gli scarichi delle concerie in Arno, l’acqua, ingrassata dalle naturali sostanze della lavorazione delle pelli, attrae i pesci per il nutrimento. Maria, poco prima del tramonto del sole, fa il giro delle stalle, riempie i due enormi contenitori appesi al manubrio della bicicletta e poi, passo dopo passo, si ferma ad ogni porta e con il misurino distribuisce il latte appena munto. I bambini, abbandonano il pallone sulla piazza del Fottivi, corrono incontro a Maria per un sorso di latte, tiepido naturale, da bere dalla tazza legata al campanello. (Ricordo da un racconto di Tirella).
I N D I F F E R E N Z A
L’ombra è indifferente
in questa estate bollente
e l’opinione assillante
è indifferente alle ricchezze,
indifferenti alle virtù.
L’indifferenza alimenta la sofferenza sociale
e le curve d’indifferenza monitorizzano
il comportamento del consumatore.
La inspiegabile paura
prende il sopravvento,
è indifferente all’ignoranza
come alla sapienza.
Solamente la volontà
può donare la speranza.
-Renzo Mazzetti-
(sabato 22 agosto 2009)
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