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Il lento spogliarsi della donna nel cinema italiano

Creato il 19 settembre 2013 da Paveloescobar
Tra gli anni 60 e i 70 ci fu una lento ma graduale e poi quasi violento, esponenziale spogliarsi delle attrici nel cinema italiano, chiaro riflesso dell’evolversi del contesto sociale di quegli anni, molto in fermento. Occorre precisare che ci furono dei topless prima di tale fermento con “La cena delle beffe” diretto da Blasetti, considerato il primo seno nudo ad opera di Clara Calamai nel 1941 seguito l’anno successivo dal seno nudo di Doris Duranti  nel lungometraggio “Carmela”. Ovviamente lo scandalo fu netto. Ci fu anche un seno nudo in “Desiderio” di Rossellini, ma all’epoca fu censurato.
Il lento spogliarsi della donna nel cinema italianoForse il primo film dove si “vede” nuda una donna, ovviamente di schiena, è “Madamigella diMaupin” diretto da Mauro Bolognini, non proprio un film memorabile ma con una genialata: Catherine Spaak esce dalla vasca dove si sta facendo il bagno, ovviamente nuda, ma non viene inquadrata direttamente ma attraverso il riflesso dell’acqua. Siamo nel 1966. Da li in avanti arrivarono altri film dove la donna piano piano lentamente si gira mostrandoci prima "l’ombra" del seno e poi il seno frontalmente. Nel 1969 inizia a farsi sul serio: con “Vedo nudo” di Dino Risi, proprio nell’ultimo episodio, balzano agli occhi innumerevoli seni e donne nude. In “Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova, veneziano” del 1969 di Luigi Comencini, proprio verso la fine del film c’è una giovane Tina Aumont che passa furtivamente davanti alla telecamera con il folto pelo. Indimenticabile la Berger nuda nel letto. Nel 1971 è la volta della Fenech nell’interessante “Lostrano vizio della signora Wardh” con addirittura una scena di sesso e lunghi piani sequenza di lei nuda, e degli incantevoli nudi della Antonelli nel “Merlo maschio”. Nel Settembre 1972 uscì “Non si sevizia un paperino” con la scena incriminata della Bouchet nuda, rilassata e incurante del fatto che si faccia portare la bevanda da un bambino (a quanto pare la scena fu girata in controcampo e il bambino di spalle è un nano). Ovvero una splendida, ammaliante cattiva! E arriviamo al film che fece scandalo ovvero “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci. Film di culto, rivalutato negli anni a venire, le scene di sesso e i vari nudi della Schneider abbondano e fecero scalpore e di conseguenza il film non fu “capito”! Forse Bertolucci era avanti, forse la critica era un po’ indietro (ma non mi stupisce) e forse anche il pubblico….. In ogni caso ormai la donna era spogliata: vennero film come “Sessomatto”, “L’infermiera”, “La liceale” e tanti altri, in cui la donna si mostrava senza veli, in tutta la sua magnificenza, eleganza e bellezza disarmante. Negli anni ancora a venire arrivarono altri nudi, più o meno celebri, e ci fu a mio avviso una degenerazione del fenomeno che sfociò nella serie di film culi e tette senza trama, eccetto qualche caso.
Ps dall’altra parte dell’oceano non conosco bene la situazione ma c’era Pam Grier che era di una bellezza allucinante…..Ps del ps proprio l’altro giorno ho visto il bel film “Mafioso” di Lattuada con Sordi e Norma Bengell, e quest’ultima brasiliana fece il primo nudo nel film “Os Cafajestes” del 1962. Ps del ps del ps il primo seno nudo accadde nel film "La corona di ferro" sempre diretto da Blasetti. Non viene considerato il primo seno nudo perchè l'attrice era vestita e s'intravede un pò il seno.

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