Certo è che queste pagine di poesia sono animate di una luce vivificante, nella forma e nel modo hanno una particolare energia che si comunica a chi legge. Si potrebbe dire che questa poesia si alimenta di se stessa, non ha bisogno d’altro. Non per niente Berra è andato ad abitare sulla montagna di Brunate, dove si trova il faro voltiano di San Maurizio (che) gli ricorda l’altro faro importante della sua vita, quello di Santa Maria di Leuca, nelle Puglie. Tracciando una linea ideale fra i due, si percorre quasi tutta l’Italia e si citano i nomi delle città e dei paesi che si incontrano sulla strada. Queste poesie ne riflettono alternandosi pensieri e passioni, motivi di amarezza, di polemica e motivi di orgoglio, che sono diventati anche i temi della sua ricerca espressiva, della sua poesia. (dalla prefazione di Giampiero Neri)
La luna di Bodini
Puoi inseguire la luna// di Bodini per una notte intera //in questa penisola al quadrato //dove il giorno è più azzurro //e la notte più nera. //Puoi correre fino alla fine //della terra, senza riuscire //ad afferrarla, enorme tuorlo //d’uovo galleggiante tra il parabrezza //e l’orizzonte. //Lascia l’auto sotto un albero di fico //e cammina piano tra gli ulivi, //a Giurdignano, eccolà lì //dietro un menhir.
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