Dopo 13 anni torna nelle librerie italiane il libro incompiuto di balzac sull’eleganza. «Per essere alla moda bisogna essere riposati, senza essere passati dal lavoro; altrimenti vincere una quaterna, essere figlio di un milionario, o un principe». Honoré de Balzac, padre del realismo e del romanzo francese, svela nel Trattato della vita elegante (1830), finora misteriosamente scomparso dal panorama editoriale italiano, la sua natura di dandy, di amante del bello e di cultore delle apparenze e della raffinatezza. Lo stile, la mondanità, le norme sociali, il lavoro e il denaro, la grazia e i capricci passano sotto il piglio da acuto sociologo di Balzac, che in questo libro frizzante si diverte a spiazzare e provocare il lettore – che non potrà non restare stupito – con la sua ironia e le sue sagaci osservazioni sulla società. Un saggio deliziosamente pungente e mondano in cui la moda si fa pretesto per una critica sottile della società, che dalle etichette e dalle apparenze si lascia ancora oggi drasticamente influenzare. «Per essere alla moda bisogna essere riposati, senza essere passati dal lavoro; altrimenti vincere una quaterna, essere figlio di un milionario, o un principe.»
A cura di Alex Pietrogiacomi e con i disegni di Massimiliano Mocchia di Coggiola
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