“Quando pensi che a nessuno importi se sei vivo, prova a non pagare per due mesi la rata della macchina” (John Belushi).
Questo mese doppio agosto/settembre vede partire in carica tre libri tre. Uno letto, uno in lettura e il terzo in sala d’aspetto. Il libro letto è “Serpenti a sonagli” di Irvine Welsh. Voto 5. Non so se è perchè Welsh passa troppo tempo in quella fottuta città
![serpenti Il libro del mese (ovvero quello leggo): ‘Serpenti a sonagli’ e ‘John Belushi’](http://m2.paperblog.com/i/148/1483384/il-libro-del-mese-ovvero-quello-leggo-serpent-L-5GfahS.jpeg)
Il secondo libro invece è fenomenale. Innanzitutto perchè parla, è la biografia di John Belushi e secondo perchè l’ha scritto Bob Woodward (sì proprio lui, quello del Watergate). ‘John Belushi – Chi tocca muore’. Il libro è molto interessante. Racconta non solo la breve e intensissima vita e carriera di Belushi ma anche uno spaccato della società americana degli anni settanta. Lo star system, la cocaina, il Saturdy night live, Jack Nicolson, John Landis, Chevy Chase, Joe Cocker, Steven Spielberg, Keith Richard, Mick Jagger e il resto della band, Francis Ford Coppola, i Grateful Dead, Bill Murray, Dan Aykroyd, Hollywood, la controcultura e tanto altro. Belushi non solo attore ma anche una doppia, tripla vita nella Blues Brothers Band.
Ma volevo soffermarmi su un punto, che dovrebbe esere preso ad esempio da chiunque voglia fare veramente inchiesta. Soprattutto sulla metodologia. Che dice Woodward? Subito troviamo aprendo il libro una ‘Nota sulle fonti e sul metodo’, quattro pagine:“Tutte le informazioni contenute in questo testo mi sono state fornite personalmente da testimoni o documenti. Tra gli intervistati, 217 rilasciarono dichiarazioni ufficiali che formano il nucleo del libro. La fonte di ogni sezione è citata nelle note ai capitoli. Un altro gruppo di circa cinquanta persone mi diedero informazioni che potevo usare senza, però, attribuirle a loro. Tali informazioni, generalmente supplementari, sono state utilizzate soprattutto per confermare i dettagli forniti ufficialmente da altri (…) Di grande aiuto è stata la documentazione scritta, che mi ha fornito la cronologia e una guida alle interviste dei personaggi chiave nella vita di Belushi. Tale documentazione include, agende, diari, bollette telefoniche, ricevute di carte di credito, referti medici, appunti, lettere, fotografie, articoli di quotidiani e riviste, pile di documenti contabili che risalgono agli ultimi anni della sua vita, resoconti quotidiani della produzione cinematografica, contratti, ricevcute di alberghi e di taxi, biglietti di viaggi, conti della limousine e note di spese effettuate in contanti“.
Ovviamente in fondo ci sono le note con, pagina per pagina, citate tutte le fonti.
Un metodo che dovrebbe essere utilizzato, in forma minore, anche per fare inchieste giornalistiche e non solo libri. Ma chi perde settimane o mesi in un contesto quale quello dell’informazione moderna che è talmente velocizzato da non lasciare il tempo ad analisi e approfondimenti di più ampio respiro? E chi lo fa su internet che ormai è diventato una collettore fognario di spazzatura mediatica?