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Il libro del mese (ovvero quello leggo): ‘Serpenti a sonagli’ e ‘John Belushi’

Creato il 06 settembre 2012 da Cicciotopo1972 @tincazzi

Quando pensi che a nessuno importi se sei vivo, prova a non pagare per due mesi la rata della macchina” (John Belushi).

Questo mese doppio agosto/settembre vede partire in carica tre libri tre. Uno letto, uno in lettura e il terzo in sala d’aspetto. Il libro letto è “Serpenti a sonagli” di Irvine Welsh. Voto 5. Non so se è perchè Welsh passa troppo tempo in quella fottuta città

Il libro del mese (ovvero quello leggo): ‘Serpenti a sonagli’ e ‘John Belushi’
yankee che è Miami o se ha perso vena creativa, ma siamo ben lontani dalla forza descrittiva della ’Corea’ di Edimburgo, dagli Hibs, le botte, le droghe e pure le ruvidità scozzesi. Welsh ci vorrebbe stupire con un racconto di un trio, due uomini e una donna) che va al Burning Man si strafà di tutte le droghe possibili e (taglio molto corto) uno dei tre si fa succhiare il pisello dall’amico (l’amica si guarda bene dal farlo) dopo che è stato morso proprio sulla punta dell’arnese da un serpente a sonagli. Il secondo racconto è incentrato su un gestore di un pub in un’isola tipo Lanzarote che si diverte a trombare flaccide milf. Il terzo su un gruppo di coglione che imitano Sex & the city e il quarto su un clichè visto e rivisto dello scrittore che intervista una in una casa isolata  che poi si rivela psicopatica e lo congela in freezer insieme ai suoi ex mariti. Insomma, il 5 se lo merita tutto e se non siete interessati a collezionare il libro giusto perchè “così ce li ho tutti quelli usciti” evitate di spendere 17 euro.

Il secondo libro invece è fenomenale. Innanzitutto perchè parla, è la biografia di John Belushi e secondo perchè l’ha scritto Bob Woodward (sì proprio lui, quello del Watergate). ‘John Belushi – Chi tocca muore’. Il libro è molto interessante. Racconta non solo la breve  e intensissima vita e carriera di Belushi ma anche uno spaccato della società americana degli anni settanta. Lo star system, la cocaina, il Saturdy night live, Jack Nicolson, John Landis, Chevy Chase, Joe Cocker, Steven Spielberg, Keith Richard, Mick Jagger e il resto della band, Francis Ford Coppola, i Grateful Dead, Bill Murray, Dan Aykroyd, Hollywood, la controcultura e tanto altro. Belushi non solo attore ma anche una doppia, tripla vita nella Blues Brothers Band.

Il libro del mese (ovvero quello leggo): ‘Serpenti a sonagli’ e ‘John Belushi’

Ma volevo soffermarmi su un punto, che dovrebbe esere preso ad esempio da chiunque voglia fare veramente inchiesta. Soprattutto sulla metodologia. Che dice Woodward? Subito troviamo aprendo il libro una ‘Nota sulle fonti e sul metodo’, quattro pagine:“Tutte le informazioni contenute in questo testo mi sono state fornite personalmente da testimoni o documenti. Tra gli intervistati, 217 rilasciarono dichiarazioni ufficiali che formano il nucleo del libro. La fonte di ogni sezione è citata nelle note ai capitoli. Un altro gruppo di circa cinquanta persone mi diedero informazioni che potevo usare senza, però, attribuirle a loro. Tali informazioni, generalmente supplementari, sono state utilizzate soprattutto per confermare i dettagli forniti ufficialmente da altri (…) Di grande aiuto è stata la documentazione scritta, che mi ha fornito la cronologia e una guida alle interviste dei personaggi chiave  nella vita di Belushi. Tale documentazione include, agende, diari, bollette telefoniche, ricevute di carte di credito, referti medici, appunti, lettere, fotografie, articoli di quotidiani e riviste, pile di documenti contabili che risalgono agli ultimi anni della sua vita, resoconti quotidiani della produzione cinematografica, contratti, ricevcute di alberghi e di taxi, biglietti di viaggi, conti della limousine e note di spese effettuate in contanti“.

Ovviamente in fondo ci sono le note con, pagina per pagina, citate tutte le fonti.

Un metodo che dovrebbe essere utilizzato, in forma minore, anche per fare inchieste giornalistiche e non solo libri. Ma chi perde settimane o mesi in un contesto quale quello dell’informazione moderna che è talmente velocizzato da non lasciare il tempo ad analisi e approfondimenti di più ampio respiro? E chi lo fa su internet che ormai è diventato una collettore fognario di spazzatura mediatica?


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