Maledetti siano gli scrittori americani di bestsellers. Pieni di clichés, prevedibili, maschilisti; non si distinguono l’uno dall’altro, stessi ritmi, stili, lessico. Ma quando inizi a leggerli, devi arrivare alla fine!
Questo Cooper, poi, ci porta anche tanta di quella sfiga, che Dio ce la manda, visto che fa finire il mondo il 9 febbraio 2027.
La tesi di fondo, però, è intrigante: e cioè, che le nostre date di nascita e di morte siano già state scritte secoli fa in una biblioteca a cura di centinaia e centinaia di monaci autistici dai capelli rossicci. Tutto predestinato, dunque. Naturalmente, c’è di mezzo una congiura dei servizi segreti statunitensi che vogliono sfruttare questa conoscenza a fini politici. Naturalmente, c’è Will, il figo e intelligente ex agente dell’FBI, che svelerà al mondo tutto l’intrigo.
Ma scusate. ‘sti bellocci muscolosi dagli occhi azzurri, tutti negli Stati Uniti stanno? E tutte le strabellocce e intelligenti esperte di storia medioevale che cadono sempre ai piedi dei bellocci? Bisognerebbe vietarli libri del genere.
Soprattutto quando tre quarti dei protagonisti (americani) ammettono di non aver mai sentito parlare di Calvino!