Il libro di Zǒng Báichī LX

Yìxiàng Sǐwáng viveva da tempo in compagnia di Zǒng Báichī, all’inizio del suo viaggio credeva di non poter trascorrere molto tempo con il suo maestro, ma poi si era assuefatto, niente gli costava di più dell’idea di doversi separare un giorno.

«Hai camminato molto insieme a me, visitato luoghi che nemmeno pensavi esistessero, affrontato esperienze nuove, alcune non facili. Quando ti ho trovato non desideravi più vivere, adesso stai respirando di nuovo, la vita sembra avere un senso per te…»

«Perché mi fai questo discorso? Non vuoi più che stia accanto a te?»

«No, il mio non è un segnale di insofferenza nei tuoi riguardi. Piuttosto, sono preoccupato.»

«Credi che non sia guarito del tutto dalla mia malinconia?»

«Non si guarisce mai se si è stati invasi dal sentimento dell’inquietudine. Puoi gestire i tuoi momenti avversi, combatterli, vincerli per essere più forte la prossima volta che compariranno. Però la lotta avrà fine solo quando si sarà concluso il tuo cammino su questa terra.»

«E la tua preoccupazione?»

«Che tu ti senta troppo legato a me in una forma di soggezione, di dipendenza.»

«Me lo sono chiesto e ho avuto paura.»

«Non avere più paura. Non ti sto cacciando. Se vorrai separarti non ti tratterrò, se intendi accompagnarmi ancora fallo senza sentirti un servitore. Nessuno è padrone, nessuno è servo. Nessuno possiede un bene imperituro. L’unica nostra proprietà è ciò che siamo, ammesso di sapere ciò che si è. Resta pure con me, il cammino è ancora lungo. Insieme possiamo scoprire ancora molto di noi.»

© Marco Vignolo Gargini